Genova. Una festa gratuita (prenotazione consigliata) che ogni anno rappresenta l’evento più “pop” del Festival Testimonianze ricerca e azioni 2015.
Ogni anno la Villa e il parco di Sestri Ponente diventano il “palcoscenico” per celebrare il Festival con musica, performance, spettacoli aperti alla cittadinanza. Quest’anno la serata, con inizio alle 20, si aprirà con la performance dei writer Bds Crew: tre artisti si dedicheranno ciascuno ad un pannello su cui daranno libera interpretazione del concetto di “teatro fisico” e dello spettacolo Morte di Zarathustra avendo assistito nelle scorse settimane alle prove. Il risultato sarà un trittico che verrà esposto permanentemente negli spazi di Villa Rossi.
Alle 20.30 e alle 22.30 la danzatrice Natalia Vallebona vestirà i panni di MissXX. La performance è un primo studio a seguito della residenza che l’artista, di origine genovese ma di casa fra Bruxelles e Parigi, farà a Genova dal 14 al 17 maggio, grazie al sostegno di Teatro Akropolis e del progetto Genius Loci.
MissXX è una condivisione, un rituale magico di liberazione, ricordo e rinascita. Parte dall’esigenza di affrontare il tema dell’abitazione e della saturazione dello spazio attraverso il corpo, che è la prima ispirazione di questo lavoro insieme al libro Perdersi di Franco La Cecla. Nel corso dell’interpretazione si assiste ad uno svuotamento progressivo dell’ego che insieme allo sfinimento fisico sono il mezzo per arrivare a mostrare la fragilità: è il momento in cui MissXX si lascia guardare, diventando semplicemente una donna. Verrà quasi spiata dal pubblico mentre é affaccendata nel suo habitat, mentre costruisce e distrugge immaginari che riguardano lei e il genere femminile, attraverso il corpo, la voce, l’esposizione, l’evocazione, l’errore. Un viaggio fra il concreto e l’assurdo che invita lo spettatore a perdersi, a non seguire una direzione predefinita.
Alle 21, Teatro Magro torna ospite del festival genovese con Il Presidente, uno spettacolo con la regia di Flavio Cortellazzi, con Marina Visentini. Dopo il grande successo dello scorso anno dell’Attore, prima parte del progetto Senza Niente, questo secondo capitolo è pensato per ribadire che «nonostante il momento contingente, di arte e di bellezza si può vivere».
Lo spettacolo è parte di un progetto con cui Teatro Magro affronta il tema della disorganicità della cultura italiana e della crisi del teatro dal punto di vista delle figure professionali che nel teatro lavorano quotidianamente divise e in bilico tra arte ed economia – l’Attore, il Presidente, l’Amministratore, il Regista – contemplando il panorama attuale con uno sguardo critico e lasciando un sorriso dal retrogusto amaro, un’ironia laconica che vuole essere una denuncia decisa ma non urlata.
Cosa vuol dire essere a capo di un’ impresa culturale, in un ambiente competitivo nel quale è fondamentale procurare commesse, intrattenere pubbliche relazioni, mostrarsi imprenditore e manager competente? Un’attrice, una donna racconta cosa vuol dire essere presidente, una persona competente, le cui capacità non si misurano con l’identità di genere, ma solo col metro del merito.
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