Genova. Gli attori Mattia Fabris e Jacopo Maria Bicocchi hanno dato vita ad una compagnia di teatro indipendente “ad alta quota”: (S)legati, un progetto unico nel suo genere che porta storie d’alpinismo nei principali teatri italiani e in luoghi di montagna, rifugi alpini, vette, comuni d’alta quota. All’attivo circa 700 repliche del repertorio su tutto il territorio nazionale. Venerdì 28 marzo alle ore 20:30, sabato 29 alle 19:30 e domenica 30 alle 18:30 nella Sala Dino Campana dei Teatri di Sant’Agostino saranno in scena con l’omonimo spettacolo, “(S)legati”, la storia di un miracolo e di un’avventura al di là dei limiti umani.
Da una parte i due attori, due amici, due appassionati di montagna, o meglio arrampicatori della domenica. Dall’altra l’incredibile storia vera degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates, una di un sogno ambizioso: essere i primi al mondo a scalare il Siula Grande, attaccato dalla parete ovest. È anche la storia di un’amicizia e della corda che durante quella terribile impresa lega questi due giovani ragazzi. C’è una cima da raggiungere, la corda che mette la vita dell’uno nelle mani dell’altro, l’estenuante conquista della vetta, la gioia dell’impresa riuscita e infine, quando il peggio è passato e la strada è ormai in discesa, c’è la vita che fa lo sgambetto.
Un incidente improvviso e da quel momento tutto cambia e l’impresa diventa riuscire a tornare vivi. Tutto sembra funzionare finché, proprio quando le difficoltà sembrano superate, un altro imprevisto, fatale, e il gesto che nessun alpinista vorrebbe mai trovarsi obbligato a fare: tagliare la corda che lo lega al compagno. Un gesto che separa le sorti unite e ne (s)lega i destini per sempre. O forse no?
Il racconto intenso di una grande avventura e metafora della vita, dei legami, del momento in cui la relazione è portata al limite estremo, in cui la verità prende forma, mette alle strette e costringe a “tagliare”, un gesto violento e terribile ma a volte l’unico necessario alla vita.
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