Genova. Nell’ambito della rassegna “Periferiche Visioni”, che porta spettacoli, laboratori e performance nel territorio della Val Bisagno, giovedì 7 novembre alle ore 16:30 a Villa Imperiale Cattaneo, in via san Fruttuoso 100, andrà in scena lo spettacolo “Quei pacchiughi di Messer Luca. Il ratto delle sabine in Villa Imperiale Cattaneo” dell’Associazione La Chascona. Si tratta di una drammatizzazione del racconto della vita di Luca Cambiaso, delle sue opere e della tecnica di realizzazione dell’affresco “Il ratto delle Sabine” nel salone al piano nobile della villa.
Lo spettacolo diretto da Giovanni Cadili Rispi e portato in scena da Ludovica Baiardi, Giorgia Fasce, Matteo Dagnino e Piergiorgio Tacchino, con i costumi di Alessandro Osemont, è una riduzione di Iula Rossetti del testo “…et alzando gli occhi vide meraviglie” di Gianni Orsetti – Gino Carosini. Il testo mette in scena la maestosità dell’artista Luca Cambiaso vista attraverso gli occhi di sua moglie Peregrina, dell’amico Valerio Della Corte, dell’allievo Lazzaro Tavarone e della nobildonna Cattaneo Vivaldi, allora proprietaria del meraviglioso affresco “Il ratto delle Sabine”, il cui disegno preparatorio è conservato alla National Gallery di Edimburgo, in Scozia. La rappresentazione si svolgerà proprio nel salone di rappresentanza della villa, nella cui volta nel 1565 Cambiaso realizzò l’affresco.
Luca Cambiaso (1527 – 1585) è riconosciuto per essere l’artista ligure più apprezzato a livello internazionale grazie alla sua poliedrica esperienza artistica, alla sua eccezionale qualità di disegnatore e soprattutto alla sua opera all’Escorial, che ne conferma la notorietà nel panorama del tardo Cinquecento europeo. Insieme a G. B. Castello, detto il Bergamasco, con il quale collaborò a metà del XVI secolo, si può considerare il creatore della decorazione murale genovese.
Le sue innumerevoli opere come pittore sono sparse nelle chiese genovesi San Lorenzo, San Bartolomeo degli Armeni e San Francesco di Paola, nei palazzi Grimaldi (della Meridiana) e Lercari Doria (via Garibaldi) e appunto a Villa Imperiale Cattaneo, dove troviamo il suo capolavoro “Il ratto delle Sabine”. La sua abilità di disegnatore si distingue per la forte quadratura del segno mentre come scultore si può ammirare la statua della Prudenza nella Cattedrale San Lorenzo. Nel 1583 accettò la chiamata del re di Spagna Filippo II per le decorazioni dell’Escorial. L’ingresso all’evento è su prenotazione obbligatoria.
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