Genova. Qualcuno volò sul nido del cuculo, diretto da Alessandro Gassmann, è acutamente sospeso tra cinema e teatro. Il regista mira a una comunicazione diretta, vivace, immediata, difende in ogni spettacolo la narratività, la trama, e lo fa integrando smaccatamente gli strumenti cinematografici dell’immagine riprodotta e della musica come elementi drammaturgici primari.
Un testo difficile, qua interpretato guardando al romanzo di partenza, scritto da Ken Kesey nel 1962. Ottimamente funziona l’ambientazione, qui traslata nell’Italia di vent’anni dopo, nel 1982, in un “manicomio criminale” come poteva essere quello tristemente noto di Aversa.
Bravissimi gli interpreti nel rappresentare la follia in tutte le sue declinazioni concrete: Daniele Russo, Elisabetta Valgoi, Mauro Marino, Giacomo Rosselli, Emanuele Maria Basso, Alfredo Angelici, Daniele Marino, Gilberto Gliozzi, Gaia Benassi, Davide Dolores, Antimo Casertano e Gabriele Granito.
Inizio alle 20.30 (giovedì alle 19.30, domenica alle 16). Biglietti a 17 euro.
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