Camogli. Domenica 11 febbraio alle ore 16 al Teatro Sociale andrà in scena lo spettacolo per famiglie “Lettere da molto lontano” di Teatro Nazionale di Genova, che Elena Dragonetti e Simona Gambaro rappresenteranno ispirandosi all’opera di Toon Tellegen, popolarissimo autore di libri per ragazzi, tradotto in diciannove lingue e definito spesso “il Rodari olandese” per la sua capacità di mescolare storie del tutto fantastiche con risvolti di profondità e umanità.
Una sera d’estate nell’angolo di un parco uno Scoiattolo, seduto in cima ad una catasta di sedie e mobiletti, è impegnatissimo a scrivere lettere alla Balena, al Pinguino, al Grillo ma in particolare alla sua “cara, carissima Formica”. Arriva un’altra lettera portata dal vento: l’Elefante chiede alla Chiocciola di poter danzare almeno una volta con lei sopra il suo guscio, solo pochi passi. È il suo desiderio più grande: essere leggero, ovvero essere ciò che nessuno si aspetta che lui sia. Dietro una porta la Formica si prepara a partire per un viaggio oltre l’orizzonte per scoprire dove finisce il cielo. Intanto l’indomani sarà il compleanno del Bosco e ci sarà una grande festa a cui tutti sono invitati.
Tante storie, tanti personaggi buffi, timido o sfrontati, in una giostra che alterna ironia, gioco, poesie. La narrazione si affianca al lavoro coreografico: gli attori ci trasportano in un mondo sospeso, abitato da animali curiosi e un po’ filosofi, capaci di parlare ai bambini quanto agli adulti, in maniera tanto diretta da risultare disarmante. Cos’è “domani”? Che forma ha il “nulla”? Sono “felice”? Le domande che ci pongono sono quelle di un bambino che, con occhi spalancati sul mondo o chiuso nei suoi pensieri, cerca, senza presunzione ma con tenacia, di dare risposte ai semplici o complessi interrogativi della vita.
Lo spettacolo è interpretata (nei molteplici e divertenti ruoli dei tanti personaggi che animano il Bosco) dalla stessa Gambaro e da Andrea Panigatti e Raffaella Tagliabue. Le scene e i costumi sono di Laura Benzi, i movimenti coreografici di Silvia Bennet, le luci di Davide Riccardi.