Genova. È una sorta di autobiografia in versi quella che due protagonisti del teatro, Marco Tullio Giordana e Luigi Lo Cascio, dedicano a Pier Paolo Pasolini nello spettacolo “Pa’”, in scena dal 20 al 22 marzo al Teatro Gustavo Modena. Un allestimento in cui si ricompone il sodalizio che nasce per celebrare i cento anni dalla nascita di uno degli intellettuali più incisivi e versatili del Novecento. La scena ideata da Giovanni Carluccio è costituita da un grande prato verde illuminato da piccole luci, in cui, tra oggetti di vita quotidiana che si accumulano formando una sorta di discarica sospesa, si snoda la vicenda umana di Pasolini a partire dalla sua tanto vasta quanto meno nota produzione poetica.
Un viaggio che non segue coordinate cronologiche ma che stazione dopo stazione porta alla luce i lati più personali e intimi dello scrittore mediante eventi emotivi fondamentali nella sua vita. Dalla morte violenta del fratello partigiano all’amore assoluto per la madre, dalla passione per il gioco del calcio a quella per il cinema, fino all’incontro con le borgate romane, ogni parola pronunciata, ogni verso recitato è stato scritto da Pier Paolo Pasolini.
“Saremo in molti a chiederci, anche dopo il centenario, quanto attuale rimarrà Pasolini, cosa di lui sarà ancora vivo e cosa ingiallito – dice Giordana – Non so dare a questa domanda una risposta se non con questo spettacolo, ordito insieme a Luigi Lo Cascio, da tanti anni prediletto compagno di ventura”. “Non volevamo osservare o proporre un Pasolini politico, questa figura è già abbastanza conosciuta e consolidata nelle persone – aggiunge proprio Lo Cascio – Piuttosto volevamo indagare un Pasolini più dubitativo e insicuro, che si chiede se quel che ha fatto è e sarà importante o invece sarà segnato dal fallimento”.
Lo spettacolo va in scena mercoledì e venerdì dalle ore 20:30, giovedì alle 19:30. Occorre prenotare telefonicamente dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
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