martedì
4
Luglio
2023

“Occhio ai nei”, a Genova un incontro sulla prevenzione del melanoma

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Luglio
2023
Genova "Occhio ai nei" incontro su melanoma
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Genova. Martedì 4 luglio alle ore 17 nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Doria Tursi, in via Giuseppe Garibaldi 9, il professor Cesare Massone, direttore S.C. Dermatologia e coordinatore scientifico degli Ospedali Galliera, sarà a disposizione del pubblico per rispondere a domande, chiarire dubbi e offrire possibili soluzioni a partire dalla prevenzione del melanoma durante l’incontro “Occhio ai nei”, quarto del ciclo “La Salute in Comune”.

Con l’arrivo dell’estate è importante proteggere i nei. Il melanoma e i carcinomi baso e spinocellulari sono fortemente correlati ad una scorretta esposizione solare nel corso della vita, soprattutto in relazione alle scottature prese da bambini e adolescenti. Tutti coloro che hanno una familiarità per melanoma, un alto numero di nevi e un fototipo chiaro devono farsi visitare da un dermatologo almeno una volta all’anno ed eseguire una “mappatura” dei nei.

In Italia cresce il numero di nuovi casi l’anno di melanoma. L’incremento registrato è del 7% sia tra gli uomini sia tra le donne. Tuttavia secondo recenti studi tra le persone nate da metà degli anni ’70 in poi il rischio di cancro è diminuito dopo anni di costante crescita. Il merito è da ricercare nella prevenzione e soprattutto in un’esposizione più corretta al sole, dovuta anche ad una maggiora consapevolezza. Le radiazioni ultraviolette sono la causa principale dell’insorgenza dei tumori cutanei e del loro costante incremento d’incidenza. L’effetto carcinogenetico non è immediato, bensì rimandato avanti nel tempo, all’età adulta, ed è un effetto cumulativo: più radiazioni solari si accumulano, maggiore è il rischio.

Certamente l’effetto nocivo del sole è più rilevante a seconda dei fattori di rischio individuali, come il fototipo (maggiore in chi ha capelli e occhi chiari), chi ha molti nei, la dieta, il fumo, la professione, i farmaci (per esempio gli immunosoppressori), i fattori genetici. Il punto chiave è sempre lo stesso: quanto e soprattutto come ci siamo esposti al sole durante l’arco intero della nostra vita ma in particolare quante scottature solari abbiamo preso, soprattutto nella nostra infanzia.

La scottatura solare è un danno acuto in cui la pelle si arrossa e brucia perché è stata esposta al sole per un periodo di tempo e ad una intensità di radiazioni ultraviolette superiori a quella che può tollerare. A seguito di una scottatura solare si formano nel DNA delle cellule che compongono l’epidermide (cheratinociti e melanociti), mutazioni che, se non eliminate prontamente dai sistemi di riparazione cellulari, si accumulano e nel corso degli anni possono andare a generare cheratosi attiniche, carcinomi baso e spinocellulari o melanomi. Più scottature più rischio di mutazioni. Più scottature prese da bambini più rischio in età adulta.

Le creme solari sono uno strumento importante ma spesso non bastano a proteggerci. Sono necessari ulteriori utili accorgimenti: indossare un cappello a visiera larga, soprattutto per i maschi calvi, i bambini e le donne, ci protegge più della crema solare e riduce anche l’insorgenza delle rughe. Indossare una maglietta, meglio se di tessuto schermante, evita di scottarsi le spalle, sede comune di insorgenza di tumori cutanei.

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