Genova. Nell’ambito della rassegna “Nero Polanski”, ideata per celebrare i novant’anni del regista polacco, martedì 23 maggio alle ore 21 al Cinema Sivori, in salita santa Caterina 54R, sarà proiettato “Le locataire – L’inquilino del terzo piano”, un film diretto da Roman Polanski, il quale lo interpreta insieme a Isabelle Adjani, Melvyn Douglas e Bermard Fresson tra gli altri. Gli studenti del Laboratorio di Critica Cinematografica dell’Università degli Studi di Genova introdurranno il film in lingua originale e con i sottotitoli in italiano.
In un periodo di grande mutamento del mercato cinematografico mondiale, quando nasce il blockbuster moderno con “Lo squalo” (1975) e “Guerre stellari” (1977), Polanski conclude la cosiddetta “trilogia dell’appartamento” (“Repulsione” del 1965, “Rosemary’s Baby” del 1968) con “L’inquilino del terzo piano”, tratto da un romanzo di Roland Topor, uno psicothriller che vede lo stesso Polanski nei panni tormentati del protagonista. Il suo ruolo centrale ha le sembianze di un’autoanalisi: è chiaramente ancora vivo il trauma per l’assassinio della moglie Sharon Tate, uccisa dalla setta Manson il 9 agosto 1969 nel tristemente noto massacro di Cielo Drive, benché il regista avesse già tentato di elaborare il lutto con le cupissime atmosfere di “Macbeth” (1971), il primo film girato dopo la tragedia.
A Parigi il modesto impiegato polacco naturalizzato francese Trelkowski (Roman Polanski) s’informa su un anonimo appartamento recente teatro di un tentato suicidio. Incuriosito, decide di far visita ad una donna, Simone Choule, a casa della quale incontra Stella (Isabelle Adjani). Dopo la morte di Simone il protagonista ottiene l’alloggio. Subito Trelkowski percepisce che l’atmosfera è tesa: ad ogni suo minimo movimento riceve le lamentele di vicini sempre più invadenti. La sua progressiva alienazione passa attraverso il processo di identificazione con la precedente inquilina. È così che inizia la sua discesa nella paranoia. Polanski crea un personaggio universale in grado di rappresentare il disagio che lo tormenta in prima persona e quello dell’uomo moderno, un individuo solo, alienato e senza vie di fuga.
segnala il tuo evento gratuitamente +