Sori. Maddalena Crippa, Peter Stein, Corrado Bologna: tre nomi autorevoli, ognuno nel suo campo, che forniscono una chiave di lettura preziosa alla comprensione di un capolavoro della letteratura italiana, la “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso. Dal poema cinquecentesco è tratto lo spettacolo “Armida”, affidato a Crippa dal regista Sergio Maifredi, raffinato dalla drammaturgia di Stein e dall’introduzione di Bologna.
Lo spettacolo è stato concepito dallo stesso Maifredi come parte del progetto “Il canto del Rinascimento italiano”, che ha debuttato alla 74esima Estate Fiesolana nell’estate 2021 per riportare i grandi classici alla forza della narrazione orale per cui sono stati originariamente concepiti. Con “Armida”, in scena giovedì 10 febbraio alle ore 21, prosegue la Stagione 2021 – 2022 di SoriTeatro, settima organizzata da Teatro Pubblico Ligure con la direzione artistica di Maifredi.
Dopo avere interpretato Penelope e Didone in “Odissea – Un racconto mediterraneo” ed “Eneide – Un racconto mediterraneo”, una protagonista del teatro italiano come Maddalena Crippa dedica la sua arte ad un’altra grande figura di donna: Armida, la maga e guerriera saracena votata all’amore inconfessabile per il suo peggiore nemico, il cristiano Rinaldo. È Peter Stein, maestro della regia e cultore dei classici, a fornire la drammaturgia, in cui Maddelena Crippa darà voce al destino di Armida, preceduta dall’introduzione di Corrado Bologna, già docente di Letterature romanze medioevali e moderne e Letterature comparate alla Scuola Normale Superiore di Pisa e studioso fine e dall’eloquio chiaro, diretto e semplice.
Rigore e profondità sono le armi di Crippa, che fa esplodere la poesia del testo sulla scena. I versi del poema eroico diventano suono e acquistano corpo per seguire l’avventura intima e trascinante di Armida, la donna più bella mai vissuta sulla terra, dallo spirito vigoroso e l’intelligenza viva e con un talento per le arti magiche. Sotto le mura di Gerusalemme si compie il destino dell’amore invincibile per il suo nemico più temuto, Rinaldo. Una storia di attrazione e scontro fra culture diverse, in cui si legge l’attualità passando attraverso storie di avventura, amore, follia, incantamenti, duelli, inseguimenti, fede e magia, perdite e ritrovamenti. “Gerusalemme liberata”, scritta nel 1518, si scopre perfetta per un tempo mutevole e contraddittorio come il nostro.
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