Genova. Dal 12 al 15 febbraio alle ore 20:30 nella Sala Aldo Trionfo dei Teatri di Sant’Agostino Lea Barletti e Werner Waas porteranno in scena in prima nazionale lo spettacolo “L’ultima parola”, in cui mettono a confronto due testi di Samuel Beckett e Peter Handke. Un lavoro intenso che sfida il senso stesso delle parole e dei personaggi per dare loro nuovi significati. Una nuova prova per questi due artisti, per i quali fare teatro è ad un tempo, mettersi a servizio dei testi scelti e fare dei testi stessi uno strumento per “parlare con il mondo” attraverso il proprio corpo.
“L’ultima parola” è un duello tra Beckett e Handke, grandi maestri del teatro, tra un personaggio (Krapp de “L’ultimo nastro” di Krapp) e una persona (la donna senza nome di “Finché il giorno non vi separi”). Un unico spettacolo per due monologhi lontanissimi in tutto e giocati uno di seguito all’altro, come in un dialogo o un’eco, per favorire un confronto sul potere e sulla memoria. La recitazione incontra la performance, il passato si scontra con il presente, l’arte di recitare si misura con quella di ascoltare, la partitura di un testo incontra l’imprevedibilità di una improvvisazione musicale. Chi avrà l’ultima parola? Soprattutto è davvero necessario che qualcuno ce l’abbia?
Il formidabile meccanismo ad orologeria, l’incredibile macchina celibe creata da Beckett e l’eco postdrammatica di Handke al testo di Beckett, portati a confronto diretto, mettono in dialogo due mondi: virtuosismo, negazione del mondo e controllo maniacale incontrano voglia di vivere, coraggio di sbagliare e appassionata indignazione. “Abbiamo creato una messa in scena come un gioco di scatole cinesi che, mediante due differenti modi dell’agire teatrale, svela conflitti di potere, narrazione e finzione”, affermano gli interpreti italoberlinesi.
segnala il tuo evento gratuitamente +