Per il ciclo “Architetture moderne a Genova”, a cura di Antonio Lavarello, martedì 15 ottobre alle ore 18:15 alla Società di Letture e Conversazioni Scientifiche, nel Cortile Minore al primo piano di Palazzo Ducale, e su Zoom il professor Valter Scelsi, docente di Composizione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento Architettura e Design dell’Università degli Studi di Genova, terrà una conferenza su “Le guide Sagep: Elevatio Animae. Franco Albini”. La nona guida di architettura contemporanea genovese edita da Sagep racconta l’installazione del meccanismo di acciaio, telescopico e girevole progettato da Franco Albini come sostegno del gruppo scultoreo “Elevatio Animae”, parte del monumento funebre di Margherita di Brabante, scolpito da Giovanni Pisano nel 1313. Progettato nel 1950 per l’allestimento del museo di Palazzo Bianco nell’ordinamento di Caterina Marcenaro, il basamento ne ha fatto parte sino al 1968.
Le vicende della collezione delle Gallerie Comunali nell’ordinamento voluto da Caterina Marcenaro e dell’allestimento che, a partire dall’esatta metà del Novecento, la ospita a Palazzo Bianco sono collocate al centro della moderna museografia. A partire dal 1949 il riordinamento del museo, nel palazzo ripristinato dai danni di guerra da un restauro ad opera del Genio Civile, svolto sotto la supervisione di Carlo Ceschi, vede la celebrata collaborazione fra la curatrice Caterina Marcenaro e l’architetto Franco Albini, lei nata a Genova nel 1906, lui a Robbiate nel 1905.
Punto cardine del nuovo ordinamento museale è la collocazione del gruppo scultoreo noto come “Elevatio Animae”, che Albini così descrive nella relazione di progetto: “La sala seconda, la più importante della Galleria, accoglie il gruppo marmoreo di Giovanni Pisano e il Palio Bizantino. Le tre figure del gruppo di G. Pisano facevano parte del Monumento funebre della moglie di Arrigo VII, innalzate a Genova nella chiesa distrutta di S. Francesco di Castelletto. Esse dovevano essere poste in origine al disopra del sarcofago abbastanza sollevato da terra. Il problema, perciò, era di poter mostrare le tre sculture sia all’altezza che esse dovevano avere nel monumento, sia da vicino, perché ne fosse meglio possibile l’esame. Il gruppo è stato perciò applicato ad un sostegno metallico che può essere innalzato o abbassato mediante una pompa idraulica. La scultura può anche ruotare su se stessa. L’illuminazione artificiale della scultura è ottenuta con proiettori collocati sulle pareti opposte”.
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