Chiavari. Dal 13 al 28 agosto dalle ore 10 a mezzogiorno su appuntamento e dalle 18 alle 20 presso la Galleria Gian Francesco Grasso, in piazza san Giovanni 3, Grazia Giovannetti espone le sue opere d’arte nella mostra personale “Geometrie nel tempo”, a cura di Barbara Cella. Una selezione di lavori tra i più significativi della sua lunga carriera iniziata alla fine degli anni ’70, quando, trasferitasi a Lavagna dalla natia Lucca, frequentò a Chiavari il corso del professor Adriano De Laurentis.
Si parte dagli esordi negli anni ’80 con la ricerca intorno al modulo “casa”, reiterato, studiato ed espresso cromaticamente in soluzioni diverse, essenziale, rigoroso, privo di alcuna prospettiva e che riempie tutto lo spazio della tela. Negli anni ’90 vi è la scomposizione di questo modulo che, nelle parole dell’artista, era diventato quasi un’ossessione. Pur essendo in parte ancora riconoscibile, viene aperto e ricomposto in un geometrismo che va verso l’astratto, con accostamenti audaci di colori puri eseguiti in campiture perfette.
Nei primi anni 2000 un’ulteriore evoluzione della sua ricerca formale: per le sue scomposizioni l’artista inizia ad utilizzare la tela di iuta, più materica e calda, a dare maggior calore al rigorismo geometrico, riscoprendo i colori caldi e pastosi della sua terra, la Toscana. In questo periodo il modulo è del tutto scomparso, sostituito da “tagli” all’interno della composizione che consentono allo spazio di ritrovare un certo respiro sulla tela, laddove nei vent’anni precedenti aveva dovuto abdicare alla concentrazione modulare e alle geometrie.
Gli anni a cavallo del primo decennio del 2000 e per tutto il secondo la vedono andare verso una ricerca ancora più libera e basata sulle forme geometriche primarie e sulla stesura di colori che non sono più solo campiture piatte ma in cui spesso emerge la pennellata, che sulla tela grezza assume una certa matericità e la ricerca di colori e tonalità diversi. La creazione di colori con tonalità particolari, estremamente luminose, è un’altra caratteristica di quest’artista così forte, potente, che non ha mai ceduto alla moda del momento ma è sempre andata avanti nella sua arte, che non è mai oltremodo fredda rappresentazione ma un agire dei moti interiori dell’anima.