Lavagna. Giovedì 1 settembre alle ore 21 in via Dante Corrado Leoni presenterà il suo nuovo romanzo “Partigiani non santi ma combattenti”, edito da Kimerik, in un incontro organizzato dalla Libreria Fieschi e dalla Sezione Lavagna e Valli Aveto-Sturla-Graveglia dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e in cui dialogherà con lo scrittore Aldo Boraschi. I personaggi del libro fanno rivivere alcuni dei protagonisti del movimento partigiano ed esprimono l’ambiente sociale, economico e religioso tra il 1943 e il 1945 in cui è nato e si è sviluppato.
Ogni comunità del CentroNord Italia dopo la fatidica resa incondizionata dell’8 settembre 1943, chiamata armistizio, ha visto nascere gruppi spontanei e di seguito organizzatisi seguendo le direttive degli angloamericani con l’intento d’indebolire la struttura della cosiddetta Repubblica di Salò e opporsi all’occupazione dei reparti militari tedeschi per facilitare la liberazione dell’Italia. La loro forza veniva dalla radicazione sul territorio, tra la propria gente, da un amore per la patria che per ciascuno di loro era un ideale e si concretizzava nell’attaccamento alle proprie tradizioni.
A motivarli era la voglia di dare dignità e libertà alle loro vite dopo la deviazione culturale discriminatoria e oppressiva vissuta durante il ventennio del regime fascista. I protagonisti si muovono tra l’Appennino Toscoemiliano, le Alpi Apuane, lungo la “Linea Gotica”, ma si possono ritrovare nei racconti e nella storia di coloro che hanno combattuto, affinché in Italia tutti i cittadini abbiano pari dignità sociale e siano considerati eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.
Una pagina di storia italiana vista dal “basso”, un romanzo che cala la realtà storica nella quotidianità di persone comuni che mai avrebbero pensato di essere toccate da eventi di così grande portata e invece ne diventano all’improvviso i protagonisti. Il racconto dei terribili accadimenti successivi all’8 settembre ’43 corre parallelo alle vicende di paesi e individui coinvolti in prima persona e il cui sacrificio ha reso possibile la liberazione dell’Italia dal nazifascismo.