Cogorno. Sabato 6 agosto alle ore 21 nel borgo della Basilica dei Fieschi Pino Petruzzelli porterà in scena “Storie di uomini e di vini – Io sono il mio lavoro”, spettacolo di cui è autore e interprete, dedicato alle radici di chi lavora la terra in Liguria e prodotto da Teatro Ipotesi. La pièce è la straordinaria storia di Dionigi, il vignaiolo ligure che ha saputo dare concretezza al sogno e arrivare a creare un’eccellenza in questa “scarsa lingua di terra che orla il mare” attraverso le sue continue lotte.
Un sogno in cui passato e presente, tradizione e modernità si fondono producendo un vino da premiare e capace di racchiudere in sé memoria di piccola e grande Storia. Dionigi crede in un lavoro per cui il fondamento essenziale è la speranza. “I terrazzamenti della Liguria sono splendidi agli occhi del turista ma per un contadino ligure sanno di fatica e sudore – dice Petruzzelli – Terrazze e muretti a secco tirati sù dai nostri padri, pietra su pietra fin sù dove cominciano il bosco e la montagna”. Per due anni il drammaturgo e regista ha intervistato i vignaioli liguri e dalle storie raccolte è nato il libro da cui è tratto lo spettacolo.
“Anticamente al posto della vigna, attorno al borgo, erano tutti alberi di pesco – ricordano la vicesindaca Enrica Sommariva e l’assessora comunale alla Cultura Giorgina Ines Zaccaron – C’è una ditta di San Salvatore, la Sangallo Distilleria delle Cinque Terre, famosa anche per il suo amato Camatti, che amava esporre una gigantografia con tutti peschi in fiore e sullo sfondo la basilica. Un ricordo che va ad aggiungersi a quelli che ci racconterà Pino Petruzzelli in questo, chiamiamolo, ‘revival’ di un’iniziativa di quasi trent’anni fa, quando il Centro Bibliografico ‘Simone Molinaro’ scrisse ‘Turismo è anche Cultura’”.
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