Camogli. Venerdì 8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, alle ore 21 al Teatro Sociale andrà in scena “La scuola delle mogli” di Molière, che avrà per protagonista femminile Matilde Brandi, affiancata da Vito Cesaro, anche regista. La scelta dello spettacolo è profondamente legata ad una riflessione quanto mai attuale: ogni giorno la cronaca ci consegna notizie di femminicidio, un termine terribilmente entrato nell’uso comune che racconta la tragica fine di una donna vittima della violenza di genere.
Le panchine rosse sparse nei parchi e nelle piazze, insieme alle scarpette dello stesso colore esposte durante le manifestazioni, sono simboli potenti di questa battaglia: il diritto delle donne a vivere senza paura, ad esistere libere e rispettate. Da dove nasce questa violenza? È un male moderno o ha radici antiche? Da questa domanda scaturisce l’idea di rappresentare uno dei testi più controversi e coraggiosi di Molière.
Scritto nel 1662, “La scuola delle mogli” affronta il tema della gelosia, del controllo ossessivo e del tradimento con l’arma affilata dell’ironia e della critica sociale, dimostrando come le dinamiche di potere all’interno delle relazioni di coppia abbiano radici profonde nella nostra cultura.
Inserito nella Stagione Ragazzi del teatro e rivolto anche agli studenti delle scuole, lo spettacolo vuole essere un invito ai più giovani affinché il teatro diventi luogo di educazione delle nuove generazioni, confronto e riflessione su temi importanti, con il linguaggio leggero e travolgente della commedia.
Completano il cast Claudio Lardo, Cristina Mazzacaro, Christian Salicone, Alfredo Crisci. Pur rispettando l’impianto classico, la regia è arricchita da una colonna sonora contemporanea firmata Danny Elfman. Le scenografie mobili di Rudy Zoppi permettono un ritmo cinematografico, passando rapidamente dagli esterni agli interni. I costumi riflettono le classi sociali del ‘700. Le coreografie di Marina Ansalone danno movimento e modernità allo spettacolo.
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