Genova. Dal 2 al al 27 dicembre dalle ore 15:30 alle 19:30 presso lo Studio Rossetti Corner, in piazza dei Giustiniani, all’angolo con l’omonima via, è visitabile la mostra personale “Ombra della sera” di Silvestro Pintori e a cura di Laura Garbarino (inaugurazione dalle ore 18 alle 21). Il titolo riprende il nome di una statuetta votiva etrusca proveniente dall’antica Volterra. Si dice che sia stato Gabriele D’Annunzio a darle il nome “ombra della sera”, poiché nel guardarla gli venivano in mente le lunghe ombre del tramonto. Pintori la vide durante un viaggio e da quel momento diventò il suo amuleto, un archetipo di Giacometti.
L’esposizione riunisce un piccolo nucleo di pitture capaci di presentare al pubblico la personalità poliedrica ed estrosa di Pintori, in grado di giocare anche con un’infinita gamma di riferimenti che spaziano da Matisse a Kirchner, dai mosaici bizantini all’arte sacra, dalla scultura primitiva agli stilemi decorativi della tradizione tessile sarda, il tutto in un horror vacui spontaneo.
Pintori inizia seriamente a dipingere a cinquant’anni e in una decade produce e sperimenta con tutti i mezzi che ha a disposizione: colori ad olio, tempera, pane carasau che incolla sui quadri, pasta di grano, collage, terracotta. Esce in strada, dipinge fuori, in uno studio o in cantina: non può farne a meno. La sua Sardegna ritorna nei tratti ripetuti, negli stilemi decorativi, nei colori della terra, nella materia spessa e arida e nell’esplosione improvvisa del colore mentre le famose “facce da Pintori”, realizzate con pochi tratti buttati di getto, prendono vita e rappresentano una comunità di amici, personaggi, amori.
La sua vita d’artista è sempre stata latente. Se si chiede a lui quando ha cominciato a dipingere risponde “Da sempre!”, perché da sempre ha espresso la sua creatività in varie maniere: nel suo stile di vita, nella generosità con gli amici, nell’offrire e accogliere nel ristorante di famiglia.
