Genova. Nell’ambito della rassegna “La Tosse in famiglia” sabato 8 marzo al Teatro del Ponente e domenica 9 marzo ai Teatri di Sant’Agostino, sempre alle ore 16, andrà in scena un adattamento fedele del grande classico “Pippi Calzelunghe”, nato nel 1945 dalla penna della scrittrice svedese Astrid Lindgren. Un inno alla libertà di pensiero, al coraggio di criticare le ingiustizie, al diritto di sognare mondi alternativi, alla diversità come fonte di autonomia e felicità.
È la storia di Pippolotta Paesanella Tapparella Succiamenta, una bambina che vive da sola a Villa Villacolle, una vecchia casa con un giardino in rovina. Due trecce color carota, il naso pieno di lentiggini, un vestito colorato che si è cucita da sé e scarpe nere lunghe esattamente il doppio dei suoi piedi. Pippi è forte ma usa la forza soprattutto per aiutare chi è in difficoltà o subisce sopraffazioni. È autonoma, libera, stravagante, sempre al di fuori di regole e convenzioni e gestisce la sua vita e la sua casa con simpatica e divertente follia insieme con una scimmietta, il Signor Nilsson e un cavallo a pois che tiene in veranda.
Due attori e un’attrice performer portano in scena le avventure di Pippi e dei suoi amici Tommy e Annika in una felice combinazione prosa e teatro circo. Codici diversi per valorizzare il potenziale espressivo di questo personaggio amatissimo, coraggioso, stravagante, dirompente, trasgressivo ma profondamente umano e coerente con i valori in cui crede: amicizia, giustizia, uguaglianza, rispetto del prossimo. Le avventure di una figura bambina, l’immagine di un’infanzia autentica nel suo sognare, desiderare e creare universi e mondi ormai preclusi agli adulti.
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