Genova. Venerdì 15 luglio alle ore 21:15 in piazza san Matteo andrà in scena “Il deserto dei Tartari”, tratto dal libro di Dino Buzzati, con Simeone Latini e per la drammaturgia e regia di Lelio Lecis. Lo scrittore affermò: “L’idea del romanzo nacque dalla monotona routine redazionale notturna che facevo a quei tempi al Corriere della Sera: tutte le notti a non fare niente e in attesa di una notizia presumibilmente di cronaca nera. Molto spesso avevo l’idea che quel tran tran dovesse andare avanti senza termine e mi avrebbe consumato così inutilmente la vita.
Una mattina di settembre il giovane ufficiale Giovanni Drogo parte dalla sua città per la Fortezza Bastiani, che da secoli si staglia ai margini di un inesplorato deserto con le sue ridotte, i suoi fortini, le sue casematte. “Ho sempre pensato che ‘Il deserto dei Tartari’, pubblicato, non credo a caso, nel 1940, sia una folgorante metafora del viaggio dell’uomo verso la solitudine e la morte – afferma Lecis – un viaggio ad una sola direzione e che non ammette ripensamenti né arretramenti”.
“Per Giovanni tornare a casa è impossibile psicologicamente, prima ancora che fisicamente – aggiunge – Ho sempre ritenuto che quel deserto sia il vuoto, l’assenza, la negazione della speranza: nessuna avventura, impresa, ora di gloria, nessun riscatto è possibile per Drogo, come per tutti noi. Nella mia riduzione ho cercato di ‘far passare’ (e mi auguro arrivi allo spettatore) la radicale aristocraticità di questo messaggio pessimistico, da cui tuttavia sembra filtrare un filo di pietà e a cui ciascuno può, se vuole, abbeverarsi”.
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