Camogli. Un po’ di amnesia, forse, farebbe bene a tutti, magari per tornare a vedere se stessi e il mondo con sguardo nuovo e spregiudicato. È da quest’idea che nasce “Amnesie di un viaggiatore senza biglietto” di e con Augusto Fornari, in scena sabato 29 aprile alle ore 21 al Teatro Sociale. Un testo scritto nel 2010 insieme a Massimiliano Giovanetti, il quale cura anche la regia, con le musiche originali di Stefano Fresi e che Fornari porta in giro da anni in tutta Italia.
Accolto sempre con successo per la fantasia, l’ironia e il gusto per il paradosso che lo rendono divertente, spiazzante e al tempo stesso penetrante e profondo, il monologo ha per protagonista un viaggiatore stralunato e sognatore, il quale si pone tutte le domande che assillano l’esistenza di ognuno di noi. Lui ha trovato le risposte, solo che non le ricorda.
Il viaggiatore si lancia così in una lunga serie di amnesie, di volta in volta comiche, poetiche, stupide, intelligenti, graffianti, legate a situazioni assurde create dall’uomo stesso e che lo imbrigliano, perché creano un cittadino soggiogato da un cumulo di regole, spesso inutili e funzionali solo ad altre regole. Uno spettacolo esilarante, riflessivo e dissacrante che ha l’ambizione di far uscire da teatro lo spettatore diverso da com’è entrato.
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