Cicagna. Domenica 10 novembre alle ore 16 al Teatro Comunale, in via Giovanni Gualberto 1, la compagnia I Mancini del Quarto porterà in scena la commedia giallo “Suona, suona… che trapassi” di Eleonora Bombino e Massimo Novelli, per la regia di Marco Zanutto. Quattro clienti e un ristorante: una coppia un po’ attempata, un pensionato, un commissario di polizia. Tutti a cena la stessa sera dalla bella Adele, l’affascinante proprietaria. Lei serve ai tavoli. Dietro le quinte c’è un altro personaggio, un musicista che suona la sua musica al pianoforte (e non solo…). Suona spesso, anzi quasi in continuazione, si esercita.
Un “divertissement”, un giallo ma che può essere anche un pretesto, una sorta di traccia. Il centro, il perno intorno a cui ruota l’intreccio drammaturgico. È un giallo che tratta di un caso di morte violenta ma i toni dei dialoghi, gli scambi di battute dei personaggi, sono decisamente radicati nella leggerezza della commedia. Ogni scena strizza l’occhio ai grandi momenti della commedia. La commedia all’italiana, quella immortalata nelle grandi pellicole negli anni d’oro del cinema degli anni ’50 e ’60, che sfornarono capolavori intramontabili, sotto mentite spoglie di commediole popolari tanto vituperate dai professoroni criticoni del tempo ma che in realtà spesso raggiunsero vette di maestria nell’arte comica tutt’ora insuperate e forse insuperabili.
“Con questo spettacolo vorremmo proprio farvi ridere – dice Zanutto, che ha al suo attivo anni di lavoro con nomi quali Massimo Chiesa, Jurij Ferrini e Antonio Zavatteri – Mi piace pensare che la tavolata degli attori sia in mezzo al pubblico e che sia un’irruzione di travolgente ilarità suscitata dai tagli psicologici dei nostri personaggi, dalle intuizioni di scrittura, abilmente create dai nostri autori o suggerita dalla allenata sensibilità improvvisativa degli attori. Ilarità destinata a cozzare inaspettatamente con l’evento criminale in tutta la sua drammaticità ma senza che l’una cosa sottragga nulla all’altra. Possono convivere: se è vero che a tavola anche il diavolo prende moglie allora perché Sherlock Holmes non potrebbe stringere la mano a Totò? Buon divertimento!”.

