Genova. Dal 5 al 7 aprile al Teatro Eleonora Duse la pluripremiata compagnia italiana Teatro dei Borgia ricorda Giacomo Matteotti, politico antifascista e giornalista che un secolo fa, dopo aver denunciato i brogli elettorali compiuti dal partito di Mussolini, fu assassinato, con lo spettacolo “Giacomo” per la regia di Gianpiero Alighiero Borgia e l’intensa interpretazione di Elena Cotugno. Un monologo composto da due celebri discorsi che Matteotti tenne in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denunciò le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, e quello del 30 maggio 1924, poco prima di essere assassinato, in cui contestò i risultati delle elezioni di poche settimane prima. Parole veementi che rivendicano diritti come libertà, democrazia e uguaglianza.
Elena Cotugno, anche coautrice della pièce, agisce su una scenografia incombente firmata da Filippo Sarcinelli e che riproduce in modo volutamente deformato i banchi della Camera dei Deputati, simbolo della politica distorta che diventa metodo di sopraffazione e illegalità. “Con ‘Giacomo’ cerchiamo di portare il nostro teatro, che intendiamo come intervento d’arte drammatica in ambito politico, in un territorio di commistione con il reale, portando il documento storico nei teatri, perché crediamo che se il teatro vuole riprendersi il suo posto nella polis debbano prendere corpo sui palcoscenici le parole su cui si costruisce la comunità”, scrive il regista.
“Giacomo” riflette sul ruolo del teatro nella società e si fa portavoce di un sentimento di civiltà e democrazia in tempi in cui chi detiene il potere, invece di ascoltare gli oppositori, spesso tende ad annientarli. Lo spettacolo si tiene venerdì alle ore 20:30, sabato alle 19:30, domenica alle 16. Dopo “Il sogno di Gramsci” in compagnia di Gad Lerner, “De Gasperi”, interpretato da Paolo Pierobon, e “Pa’”, omaggio poetico a Pasolini portato in scena da Luigi Lo Cascio, Teatro Nazionale chiude così la carrellata dedicata ad alcune figure emblematiche del Novecento.
Al termine delle prime due recite è previsto un momento di approfondimento sui temi della pièce: venerdì la compagnia dialogherà con Andrea Porcheddu, drammaturgo di Teatro Nazionale, sabato si confronterà con Giacomo Ronzitti, presidente dell’ILSREC Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea.
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