Genova. Nel paese di Tarot le parole si sono rimpicciolite, le storie si sono accorciate, le bocche sono mute. Ma un giorno arriva, da molto lontano, un Saltimbanco, ha con sé l’ascolto e uno carretto bislacco, capace di riaccendere memorie. La prima parola è bicicletta, una parola bella, rotonda, che sa come mettere in moto pensieri arrugginiti e un primo ricordo comincia a riaffiorare.
Ma a Tarot non sono solo le parole a risvegliarsi, ci sono storie antiche che, vivificate da memorie vissute, divengono incandescenza interminabile di vita. Lo scricchiolio di foglie e le onde del mare chiamano domande e aprono sentieri di fiaba. I racconti s’intrecciano, i ceri nel buio si accendono e si spengono a raccontare del mondo di qui e di là. Si ride delle paure superate, del nostro inciampare goffo nella vita e degli sciocchi che a volte acchiappano la fortuna per la coda. Si trattiene il fiato nell’oscurità del mare, fino a riemergere nello stupore della vita che è tonda e sempre ricomincia come le storie che camminano sempre.
Le storie sono vere e quello che sembra una fine torna a essere un inizio.
A ritrovar le storie è uno spettacolo per bambini dai 5 anni. La domenica alle 15 previsto il laboratorio “Fiorirà un’idea!”, a cura di Bread and Roses Fiori e dintorni.
Biglietti da 6 euro, domenica 11 marzo inizio alle 16 e lunedì 12 marzo inizio alle 10.