Sestri Levante. Mercoledì 13 luglio alle ore 21 nella Sala Bo di Palazzo Fascie Rossi Anna Maria Stagno presenterà il suo libro “Gli spazi dell’Archeologia rurale: risorse ambientali e insediamenti nell’Appennino Ligure tra XV e XXI secolo” in un incontro in cui dialogherà con l’archeologo Roberto Maggi e che sarà spunto per riflessioni sul contributo dell’archeologia nello studio del paesaggio e dello sfruttamento delle risorse.
Il volume stesso affronta infatti uno dei temi cruciali per l’avvio della discussione non solo a livello scientifico, sull’archeologia “senza tempo”, l’archeologia che non esiste soltanto per lo studio delle testimonianze più antiche, ma anche per l’età moderna, ovvero quel periodo che oggi è definito postMedioevo. Lo studio storico delle risorse ambientali può essere considerato sempre più importante anche per quei progetti di valorizzazione delle cosiddette aree interne.
Quale contributo può dare l’archeologia nella ricostruzione dei sistemi di gestione delle risorse? Come cambia la ricostruzione degli assetti insediativi e della cultura materiale con tale approccio? Anna Maria Stagno risponderà a queste e altre domande, mettendo in evidenza le metodologie e gli strumenti di lavoro e approfondimento dell’archeologo, con un focus sulle valli d’Aveto e Sturla e le aree di Ventarola e Perlezzi. Tre nel dettaglio i casi studio principali: edifici rurali, sistemi irrigui, circuiti di scambio legati al commercio della neve e del ghiaccio, come le neviere, spunto per affrontare con uno sguardo diverso anche i problemi di tutela e valorizzazione di questo prezioso patrimonio rurale.
L’iniziativa è organizzata dal Comune e da Mediaterraneo Servizi, tramite il MuSel e il Sistema Bibliotecario Urbano, in collaborazione con l’Associazione A.Bi.Ci. e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Genova, dell’ISCUM Istituto di Storia della Cultura Materiale e del LASA Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale.