Giovedì 17 marzo alla Biblioteca Universitaria di Genova (ex Hotel Colombia, via Balbi 40), alle 17,15 appuntamento con il racconto “Con le ali ai piedi, il calcio secondo Pier Paolo Pasolini”, scritto da Massimo Minella e Daniela Suzzi e interpretato da Massimo Minella. Introduce Francesco De Nicola, docente e presidente del comitato di Genova della Società Dante Alighieri e conclude Ivano Bosco, segretario generale della Spi-Cgil Liguria.
“ ‘Con le ali ai piedi. Il calcio secondo Pier Paolo Pasolini’: il calcio come ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. Il calcio borghese e quello popolare, da giocare per ore fino a non farcela più su un grande tappeto verde o un campo di terra battuta senza un filo d’erba. Quanto grande, meraviglioso, stupefacente e attuale sa essere il calcio secondo Pier Paolo Pasolini, anche a distanza di tanto tempo. Immergersi nella sua passione per il calcio è esercizio che affascina da sempre. Su di lui si sono esercitati e confrontati in libri, saggi e articoli giornalisti e scrittori, ognuno alla ricerca di una propria chiave di lettura originale per raccontare Pasolini e il calcio. Il nostro viaggio nel calcio-religione di Pasolini inizia da una delle sue ultime partite, allo stadio Luigi Ferraris di Genova, alla fine di maggio del 1975, e corre a ritroso, dagli esordi bolognesi al Friuli di Casarsa fino alla sua tragica conclusione, all’idroscalo di Ostia, con quel telo bianco sporco di sangue, a coprire il suo corpo martoriato”, spiega Minella.
Breve nota biografica
Massimo Minella è vicecaporedattore dell’edizione ligure del quotidiano la Repubblica. Giornalista e scrittore, si occupa principalmente di economia, ma nel tempo libero ama sconfinare nella storia o, meglio, nelle storie, in particolare quelle meno note o dimenticate. Dai suoi libri sono tratti racconti prodotti dal Teatro Pubblico Ligure. Ha preso parte e dato la sua consulenza storica al docufilm “Il nostro papa”, coprodotto da Rai Cinema.
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