Genova. Per gli amanti del jazz torna in piazza delle Feste al Porto Antico, il Gezmataz, il Festival ideato da Marco Tindiglia che ormai è un appuntamento fisso con ospiti di grande qualità.
Il 21 luglio Steve Coleman & Five Elements
(ore 21.30): la tecnica compositiva di Steve Coleman è largamente influenzata dai grandi compositori e improvvisatori afro-americani. Per Coleman la musica non è una disciplina a parte rispetto alle altre attività create dall’uomo. Coleman crede che, in quanto forma di vibrazione o energia, la musica possa essere concepita come parte olistica dell’intero spettro di vibrazioni. Crede che la musica abbia delle forme esoteriche e che, proprio da questa prospettiva, molti maestri hanno prodotto i loro lavori. Five Elements è nato per continuare questa tradizione.
Il 22 luglio Lars Danielsson group in “Liberetto II” (ore 21.30): bassista, violoncellista, compositore e arrangiatore svedese, Lars Danielsson è riconosciuto e ammirato in tutta la scena jazz internazionale per il suo suono unico, che è allo stesso tempo lirico e potente. “Liberetto II” è la prosecuzione del progetto “Liberetto”, sviluppato da Danielsson insieme al nuovo quartetto composto dall’ex batterista dell’Esbjorn Svensson Trio, Magnus Öström, dal chitarrista inglese John Parricelli, e dal pianista armeno Tigran, al quale si avvicendano in tournée Jonas Östholm e Gregory Privat. “Liberetto II” è uscito nel 2014 ed è valso a Lars Danielsson l’Echo Jazz Award 2015 come Miglior contrabbassista dell´anno.
Il 23 luglio J. Peter Schwalm “The beauty of disaster” sempre alle 21.30. The Beauty Of Disaster è il lavoro forse più personale della carriera di J.Peter Schwalm. I panorami tonali dettagliatissimi eppure molto dinamici assorbono l’ascoltatore in un mondo contemporaneo e purtuttavia senza tempo. Il suo uso di forme musicali astratte non è asservito alla complicazione fine a se stessa, ma alle idee di bellezza ed eleganza, allo scopo di invitare l’ascoltatore in un viaggio emotivo di scoperta, per offrire nuovi e sorprendenti punti di vista, per rivelare appunto la bellezza insita nel disastro.
Gran finale il 24 luglio con il concerto gratuito di insegnanti e partecipanti al workshop che accompagna il festival.
Il prezzo dell’abbonamento alle tre serate è di 30 euro. Il singolo concerto costa 15 euro.
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