Genova. Lunedì 13 marzo alle ore 17 presso Discoclub, in via san Vincenzo 20R, Pivio presenterà il suo nuovo album “Pycnoleptic”, uscito a distanza di due anni dal precedente “Cryptomnesia” e secondo capitolo di un progetto che nasce da una precisa volontà di denuncia, dedicato alle disfunzioni sensoriali come metafora politica del nostro tempo. Il disco contiene sette brani in inglese, a cavallo tra atmosfere psichedeliche vagamente beatlesiane e trame industrial, che raccontano simbolicamente un mondo sempre più soggetto a continue sospensioni dello stato di coscienza (e della consapevolezza), proprio come la sindrome infantile indicata nel titolo, la picnolessia.
I brani sono completamente suonati dal solo Pivio, tranne la sezione di archi in “Venus with the ice lolly” e “Welcome to the party”, mentre per le liriche del disco si è avvalso della collaborazione di Marco Odino, suo sodale dalla fine degli anni ’70, quando fondarono il gruppo new wave Scortilla. È presente anche una cover della coppia Iggy Pop – David Bowie, ovvero “Mass Production” dall’album “The idiot”.
Di uno dei pezzi portanti dell’album, “Several Horrible Men” (Pivio / M. Odino), è online il videoclip ufficiale, diretto da Matteo Malatesta e prodotto da Malaproduction87 e Creuza. Il brano è una versione aggiornata e corretta della “Fattoria degli animali” orwelliana, in cui riferimenti a fatti e persone esistenti non sono per niente casuali. Sarà facile per il pubblico individuare i veri protagonisti del breve racconto, più difficile sciogliere il doppio enigma contenuto nel testo, che in due punti è cantato al contrario.
“Com’era già successo in precedenti collaborazioni, anche questa volta Matteo mi ha chiesto di disegnare i personaggi che si agitano (beh, forse il termine potrebbe sembrare un po’ improprio) durante il brano. Ora, è notorio che le mie capacità nell’arte del disegno siano, come dire, alquanto rupestri ma tant’è, se Matteo chiede, io eseguo – racconta il musicista, spiegando la genesi del video – In quest’occasione non posso non ricordare il contributo fondamentale di Marco Odino, che ha saputo concretizzare nel testo le mie devianze. L’idea era individuare una nuova versione della ‘Fattoria degli animali’ di George Orwell, in qualche modo riattualizzata, ma i maiali vengono mantenuti nel ruolo originale”.