Genova. Giovedì 15 giugno alle ore 21 al Cinema Sivori, in salita santa Caterina 54R, la regista Roberta Torre presenterà il film “Le favolose” in un incontro moderato da Francesca Savino del Gruppo Ligure Critici Cinematografici SNCCI. È una storia piena di minigonne, paillette, rossetti, boa di struzzo, tacchi a spillo indossate da un gruppo di amiche trans che dopo anni si ritrovano nella villa dove hanno convissuto per rievocare lo spirito di Antonia, scomparsa tempo prima. Un mondo colorato e fluido che rivive nello spettacolo teatrale “As you like it”, una versione contemporanea della commedia di William Shakespeare in scena dal 20 giugno al 2 luglio nel parco dell’Acquasola, prodotta da Teatro Nazionale, diretta dalla stessa Torre e interpretata dalle Nina’s Drag Queens.
“Le favolose” è ispirato agli scritti di Porpora Marcasciano, storica portabandiera dei diritti trans (alcuni pubblicati da Edizioni Alegre), e tocca un aspetto poco conosciuto delle loro vite: l’identità con cui prendono congedo dalla dimensione terrena, quasi sempre negata dalle loro famiglie, sacrificata in nome della vergogna. Nicole (De Leo), una trans di età non più verde, dopo molto tempo chiama l’amica Porpora (Marcasciano) per chiederle di vedersi con urgenza: ha ritrovato infatti una lettera che le aveva scritto Antonia (Iaia), ex amica comune, anche lei transessuale, scomparsa da anni. Vogliono evocarla attraverso una seduta spiritica.
Il luogo dell’appuntamento è una villa disabitata in cui Nicole e Porpora hanno convissuto insieme ad altre amiche: Sofia (Mehiel), Veet (Sandeh) e Mizia (Ciulini), compagne di vita più giovani che Porpora convoca senza rivelare il suo progetto. Riaprendo l’armadio degli eccentrici colorati vestiti dei loro anni più estremi, in cui si sono mantenute in tutti i modi possibili, le cinque si raccontano tra ricordi a volte gioiosi, a volte insostenibili. A loro modo rendono giustizia ad Antonia, la quale aveva lasciato scritto di voler essere vestita per la sepoltura da loro, anime affini, e non dalla sua famiglia naturale.
La rievocazione del suo spirito salderà le Favolose in un legame ancora più forte e una celebrazione della vita tra fiabesco e dionisiaco. Se da una parte sono la prova della possibilità del cambiamento, la quintessenza della plasticità umana, dall’altra la loro libertà, conquistata con ogni centimetro di corpo, mette ancora paura, imbarazza, scardina le certezze. Quando non provoca reazioni violente.
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