Genova. Dal 15 settembre al 20 novembre al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce la mostra “Fluxus 1962-2022 – 60 years in Flux” celebra i sessant’anni dalla nascita del movimento e del primo festival Fluxus, tenutosi in Germania a Wiesbaden nel 1962. L’esposizione si ricollega con la prestigiosa rassegna “The Fluxus Constellation” che nel febbraio 2002 il museo dedicò a questo movimento artistico, ricevendo in donazione per la propria collezione tre opere di Ben Vautier, Ben Patterson e Philip Corner.
Fluxus è stato uno dei movimenti d’avanguardia più rivoluzionari dell’inizio degli anni ‘60, nato dall’associazione di molti artisti guidati da George Maciunas (Kaunas 1931 – 1978). La grande galassia Fluxus fu contraddistinta da un atteggiamento artistico fluido che attrasse personalità internazionali molte differenti: da Joseph Beuys a Daniel Spoerri, da Nam June Paik a Yoko Ono. La scelta di presentarsi attraverso festival, con azioni performative collettive e la partecipazione attiva del pubblico, testimoniava la tendenza ad esprimere la propria visione artistica al di fuori degli schemi più codificati, con l’intento di fondere totalmente la vita nell’arte, intesa come parte attiva dell’esistenza di ogni individuo.
L’allestimento espone opere, poster, manifesti, film, video, registrazioni musicali, riproponendo una serie di performance della Fluxus Golden Age a cura del giovane artista Mauro Panichella e invitando gli artisti Fluxus ancora presenti sulla scena.
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