Sori. La stagione “Soriteatro 2024 – 2025” si concluderà giovedì 27 marzo alle ore 21 al Teatro Comunale, in via Alleati Combattenti 9, con “Religio”, il nuovo concerto spettacolo del polistrumentista e compositore Edmondo Romano, corredato dall’omonimo album. Le note sono affidate alle voci, un trio jazz, agli archi e molto altro e vedrà sul palco Edmondo Romano a sax soprano, clarinetto, chalumeau e flauti, Simona Fasano alla voce, Tina Omerzo al pianoforte, Alessandro Serri alla chitarra classica e alla programmazione, Fabio Biale al violino e tastiere, Arianna Menesini al violoncello, Riccardo Barbera al contrabbasso e Cristiano Fabbri alla danza.
“Religio” è il terzo capitolo della trilogia di Romano dedicata alla ricerca umana. Scava il semplice e complesso percorso dell’uomo nella sua crescita spirituale. I sette capitoli in cui è diviso (nascita, spirito, materia, rinuncia, paura, amore, morte) corrispondono ad alcuni passaggi fondamentali che ogni essere umano affronta nel corso della sua vita. Il numero 7 nelle culture antiche è simbolo di completezza, è presente nel bene e nel male in tutti gli eventi della storia dell’uomo e nasce dall’unione del 4 terreno e del 3 celeste.
Il termine “religio” è la radice latina della parola religione e deriva dalle parole “riunire”, “raccogliere”, “rilegare” (“legare”, “annodare”) e indica sia il rapporto dell’uomo con il divino, la particolare attenzione di un essere verso il suo spirito, sia il rapporto con la consapevolezza terrena, delle sue radici, della sua cultura. “Religio” è un album di “scrittura libera” in cui ogni brano è un mondo a sé, totale libertà di espressione compositiva che si muove tra la musica minimalista, contemporanea, progressive, ambient music, world music, colonne sonore, elettronica.
Musica per immagini, suoni orchestrali, intimisti. Timbri acustici antichi e moderni di diverse estrazioni geografiche e generi musicali coesistono, pensati e scritti in modo personale. Una musica fatta di suoni e silenzi, pieni e vuoti, in cui gli arcaici strumenti del passato sposano con naturalezza i moderni suoni elettronici.
