Chiavari. Giovedì 17 aprile alle ore 18 nella Sala Ghio Schiffini della Società Economica Sandro Antonini presenterà il suo nuovo libro “Partigiani. Una storia di uomini”, intervistato da Barbara Bernabò in un incontro organizzato da Piazza Levante. Quindici anni fa per la casa editrice De Ferrari di Genova lo storico sestrese uscì con il monumentale lavoro “Partigiani. Una storia di uomini”. A tre lustri di distanza quel libro, ancora un caposaldo della storiografia sulla Resistenza, diventa in due volumi, viene notevolmente ampliato ed entra nel catalogo dell’editore chiavarese Internòs.
Goffredo ed Ester Feretto proseguono nell’opera di divulgazione degli studi di Antonini. “Partigiani. Una storia di uomini” è una delle tante esperienze di opere riviste e ampliate che Internòs, con grande impegno e altrettanta passione come quella dell’autore, propone al pubblico. “Certe pagine di storia vanno fissate per sempre e quanto più un lavoro è approfondito, preciso e puntuale tanto più potrà servire da base per tutti i lavori successivi, oltreché come strumento di studio per le nuove generazioni”, dichiara la casa editrice.
Secondo Antonini “La peculiarità del lavoro risiede proprio nel vaglio minuzioso delle fonti che in stragrande maggioranza, anzi nella quasi totalità, provengono da ambienti partigiani. Ho voluto studiare la Resistenza dall’interno, analizzando i documenti prodotti dagli stessi personaggi che le hanno dato vita, per scoprire davvero come si sia svolta. La necessità di ritornare ad occuparci del periodo che dall’8 settembre 1943 giunge alla data simbolo del 25 aprile ’45 e coincide con l’armistizio, l’occupazione tedesca e l’affermarsi della Repubblica Sociale Italiana rimane sentita”.
Ecco il perché ritornare su un lavoro scritto quindici anni fa, allargando il focus, aggiungendo materiali, ampliando la documentazione. “Oggi gli stimoli che continuamente offre il mondo sembrano voler giungere da tutt’altra parte e i valori fondanti discesi da quell’esperienza, tralasciandone la costruzione mitologica, sono spesso messi in discussione”, afferma l’autore.
