Camogli. Domenica 23 marzo alle ore 17 al Teatro Sociale Debora Villa sarà in scena ne “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere”, adattamento della stessa Villa e di Giovanna Donini e Andrea Midena dal best seller di John Gray. “Tanto tempo fa i Marziani e le Venusiane si incontrarono, si innamorarono e vissero felici insieme perché si rispettavano e accettavano le loro differenze. Poi arrivarono sulla terra e furono colti da amnesia: si dimenticarono di provenire da pianeti diversi”, scrive Grey nel libro.
Debora Villa torna dunque in teatro a grande richiesta per affrontare in modo ironico e divertente le domande che da sempre attanagliano l’uomo e la donna con uno spettacolo alla ricerca del dialogo tra due pianeti opposti. Sin dalla notte dei tempi psicologi, scrittori e avventurieri hanno provato a scardinare i meccanismi relazionali uomo – donna: la letteratura pullula di trattati e libri che provano a spiegare uno dei dogmi per eccellenza: uomo e donna sono diversi. “Ma va?”, risponde Debora Villa.
Non solo ma uomo e donna vengono da due mondi diversi: “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere”. Con questo titolo nel 1992 lo psicologo John Gray esce in libreria dando vita ad un best seller di fama mondiale, capace di raggiungere ad oggi cinquanta milioni di copie vendute. Il libro si basa su un pensiero tanto semplice quanto efficace: gli uomini e le donne hanno due diversi modi di pensare, parlare, amare. I comportamenti di uomini e donne assumono spesso significati diametralmente opposti. Per esempio tanto l’uomo in determinati momenti della sua giornata ha bisogno di “ritirarsi nella sua caverna”, in solitudine, quanto la donna, alle prese con le stesse problematiche del partner, sente di dover condividere i propri sentimenti con gli altri.
Spesso utilizzato in ambito teatrale, “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere” arriva per la prima volta in assoluto in una versione tutta al femminile. Con sottile ironia Debora Villa prenderà per mano lo spettatore conducendolo ancora una volta nei meandri di dietrologie e psicologie femminili e maschili. Il risultato? Novanta minuti di travolgente, irriverente e raffinata comicità che porterà gli spettatori ad affrontare un’esilarante terapia di gruppo.
Uomini e donne impareranno a conoscersi di nuovo perché, come sostiene Gray, “quando si imparano a riconoscere e apprezzare le differenze tra i due sessi, tutto diventa più facile, le incomprensioni svaniscono e i rapporti si rafforzano e se ci aggiungi una bella risata la terapia è completa”.
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