Genova. Nella cornice del 16esimo Festival Teatrale dell’Acquedotto sabato 20 luglio alle ore 21 nell’Auditorium Municipale di Molassana debutterà lo spettacolo “Artemisia Gentileschi, cuore di Cesare in corpo di donna”, prodotto da Il Teatrino di Bisanzio, formato dagli attori genovesi Andrea Benfante e Anna Giarrocco, quest’ultima interprete della famosa artista seicentesca, protagonista di una recente mostra a lei dedicata a Palazzo Ducale.
Scritto sotto forma di monologo, il testo è l’adattamento teatrale del racconto “L’animo di Cesare in un corpo di femmina”, presente all’interno del libro “C’erano prima anche di Frida Kahlo – Quindici storie di artiste tra le tante possibili” del milanese Fiorenzo Baini. L’autore vi esamina le vere storie di quindici artiste fra il Rinascimento e l’epoca napoleonica. L’idea di Baini di teatralizzare il racconto su Gentileschi nasce grazie alla forma letteraria con cui era già stato concepito durante la sua stesura.
Lo spettacolo ripercorrerà in maniera evocativa gli episodi più emblematici di Artemisia Gentileschi. La vedremo da bambina muovere i primi passi nella bottega del padre e poi ragazza al cospetto del proprio stupratore Agostino Tassi. Ci sarà l’umiliazione del processo, l’inaspettata ma doverosa vittoria, il riconoscimento da parte dei più eminenti personaggi dell’epoca, la meritata fama che la porterà molto lontano.
Evocando voci, situazioni e personaggi, Artemisia porta gli spettatori nel suo mondo attraverso i suoi quadri, che introducono e scandiscono il tempo della vita della protagonista, come se in ognuno di essi ci fosse in qualche modo un filo invisibile che li lega non solo l’uno all’altro ma anche alle proprie vicende personali. Un filo che ancora oggi racconta l’incredibile esistenza di una donna capace di distinguersi in un mondo fortemente dominato dagli uomini.
Ad incorniciare lo spettacolo, come preziosi e suggestivi elementi, gli spettacolari costumi di Anna Alunno, ricostruiti nel dettaglio secondo i tanti autoritratti che Gentileschi faceva a se stessa. Lo stesso Benfante cura la regia, le elaborazioni sonore, il sound design e le voci.
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