Genova. Nell’ambito della “Stanza del Cinema”, iniziativa organizzata dal Gruppo Ligure Critici Cinematografici (SNCCI), lunedì 14 aprile alle ore 17:30 presso la Società Ligure di Storia Patria, al piano terra di Palazzo Ducale, Andrea Bosco dedicherà un approfondimento monografico alla lunga, versatile e trionfale carriera di Gene Hackman.
L’attore è stato una delle più celebrate figure di spicco di quella rivoluzione culturale apportata dalla New Hollywood e presenza inossidabile del cinema americano fino ai primi anni del nuovo secolo: dall’exploit di “Gangster story” ai preziosi ruoli da coprotagonista per John Frankenheimer e John Sturges, dall’Oscar per “Il braccio violento della legge”, che lo impose sulla scena come sanguigno interprete di primo piano, agli indimenticabili personaggi intrisi di malinconia de “La conversazione” di Francis Ford Coppola, de “Lo spaventapasseri” di Jerry Schatzberg e di “Bersaglio di notte” di Arthur Penn.
Professionista schivo e riservato, non si negò caratterizzazioni più brillanti e giocose, come il Lex Luthor della saga di Superman, e ovviamente l’imbranato eremita cieco di “Frankenstein Junior”. Fu comprimario di lusso per Warren Beatty in “Reds” e Woody Allen in “Un’altra donna”, fino alla seconda statuetta conquistata per la sua mefistofelica performance ne “Gli spietati” di Clint Eastwood.
Si ritirò quietamente a vita privata nel 2004, non prima di aver regalato un perfetto congedo dal cinema con “I Tenenbaum” di Wes Anderson, per darsi alla letteratura e godersi il meritato riposo nel suo ranch a Santa Fe, fino al raggelante annuncio della sua scomparsa, avvenuta nel febbraio 2024 in circostanze misteriose.
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