Genova. Scritto da Henrik Ibsen durante il suo soggiorno ad Amalfi e rappresentato la prima volta a Copenaghen il 21 dicembre 1879, Casa di bambola è un dramma famigliare che è stato quasi sempre interpretato come una feroce e liberatoria critica dei tradizionali ruoli tra uomo e donna nell’ambito del matrimonio, non solo ottocentesco. Ma ora la regista Andrée Ruth Shammah e il protagonista Filippo Timi invitano lo spettatore a rovesciare questo tradizionale punto di vista.
Quella che viene rappresentata è dunque una nuova e inedita lettura del dramma di Ibsen: e se Nora non fosse la vittima in quella “casa di bambola”, ma fosse lei a condurre il gioco, obbligando il marito a interpretare i diversi ruoli maschili della commedia?
Biglietti da 17 euro, inizio alle 20.30.
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