Genova. Pier Paolo Pasolini scrive nel 1966 un dramma che sarà adattato per il cinema tre anni dopo. Porcile, undici episodi, diretto da Valerio Binasco, racconta una realtà antropologica ormai priva di possibile redenzione: in un mondo “cannibale” in cui tutti mangiano tutti, non ci può essere spazio per la speranza dell’individuo di vivere secondo le proprie coordinate, i propri istinti, preservando la propria intima natura dalla violenza.
Ambientato nella Germania post-nazista, lo spettacolo racconta del giovane Julian, figlio di una coppia borghese, che trova nel porcile paterno un amore “diverso” e “non naturale” che, tuttavia, egli riconosce come scintilla di vita pura.
Inizio alle 20.30, biglietti da 17 euro.