venerdì
23
Febbraio
2024

A Genova una preghiera per la pace in Ucraina con la Comunità di Sant’Egidio

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Febbraio
2024
Genova preghiera pace Ucraina Comunità di Sant'Egidio

Genova. Venerdì 23 febbraio alle ore 19 nella Basilica Santissima Annunziata del Vastato la Comunità di Sant’Egidio si raccoglierà in una preghiera per la pace assieme a tanti profughi ucraini accolti in questi anni in città (oltre sessanta, alcuni in gravissime condizioni di salute), ad amici e a sostenitori. “Siamo a due anni dall’inasprimento del conflitto in Ucraina, con i combattimenti che proseguono provocando nuove vittime e distruzioni – dichiara la Comunità – Non dimentichiamo il dramma che stanno vivendo milioni di ucraini, un’emergenza che si aggrava giorno dopo giorno, con oltre 5 milioni di sfollati interni, mentre si affievolisce il flusso degli aiuti umanitari”.

“L’eternizzazione della guerra provoca paradossalmente anche questo: una mobilitazione internazionale più debole rispetto a quella che invece nei primi mesi del conflitto era riuscita a far arrivare in Ucraina un ingente sostegno”, prosegue. Sant’Egidio è presente nel Paese da trent’anni con comunità composte da cittadini ucraini che in questi due anni, pur condividendo sofferenze, paure e disagi di tutta la popolazione, hanno realizzato un’estesa rete di aiuti umanitari. Ogni settimana migliaia di pacchi alimentari sono consegnati alle famiglie di sfollati e inviati nelle regioni meridionali e orientali del Paese, più esposte alle azioni belliche, raggiungendo circa 330mila persone.

“Tutto ciò è reso possibile da una catena di solidarietà che parte dall’Italia e da altri Paesi europei e che non può interrompersi finché dura il conflitto”, sottolinea Sant’Egidio. Nel centro di coordinamento delle iniziative umanitarie realizzato a Leopoli, vicino al confine con la Polonia, sono giunti finora 127 carichi di aiuti umanitari, pari a 2mila tonnellate, per un valore complessivo di oltre 23 milioni €. Tre i tir di aiuti partiti da Genova: cibo, abbigliamento, coperte, prodotti per l’igiene personale, medicinali e materiale sanitario. Da Leopoli Sant’Egidio ha spedito farmaci, anche salvavita, a 209 strutture sanitarie, 90 amministrazioni locali, 54 istituti per bambini, anziani e disabili e numerosi centri di accoglienza per profughi anche nelle aree più remote del Paese. La stima delle persone che hanno usufruito di questi aiuti sanitari è circa 2 milioni.

“L’Ucraina ha bisogno di pace e la solidarietà ne tiene viva la speranza, quando tutto intorno parla di morte – conclude la Comunità – Per alimentarla c’è bisogno di un sostegno largo e generoso, che non può indebolirsi ma al contrario deve rafforzarsi. A due anni dall’inizio della guerra non dimentichiamo l’Ucraina, perché l’aiuto umanitario è realizzare già da oggi un pezzo di pace e di futuro”.

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