Genova. Giovedì 25 novembre alle ore 17:30 al Castello D’Albertis Clelia Belgrado presenterà l’incontro su “L’opera fotografica di John William Lindt nel contesto dell’Impressionismo australiano”, collaterale alla mostra “Colazione a Melbourne e pranzo a Yokohama. L’albo di viaggio del Capitano d’Albertis e le foto australiane di John William Lindt”. Un dialogo immaginario (ma non troppo) fra due visioni di un mondo, in cui la luce, il paesaggio e il contesto storico agiscono da filo conduttore nella raffigurazione artistica di un Paese in trasformazione.
John William Lindt fu uno dei primi fotoreporter e ritrattista in Australia. Produsse un portfolio di immagini scattate su commissione nel 1875 in una delle zone più pittoresche della Clarence Valley, nel New South Wales, lungo la Newton Boyd Road appena completata, per rappresentare l’Australia alla Philadelphia Centennial Exhibition del 1876 e che dovevano documentare le risorse di legname e oro e gli sviluppi ingegneristici della nuova via di collegamento, evidenziando il progresso e gli avanzamenti dell’area.
Come illustra lo storico australiano Ken Orchard la serie aveva il titolo “Characteristic australian forest scenery” e la presenza di varie specie di alberi, come il mogano australiano (o casuarina), conferiva un’ambientazione particolarmente europea allo scenario. D’altra parte l'”importazione” in Australia dell’Impressionismo europeo e la sua declinazione in un linguaggio nuovo tipicamente australiano si deve principalmente ai quattro artisti Tom Roberts, Arthur Streeton, Charles Conder e John Russell.
La diffusione in Australia di una pittura moderna e capace di rispondere alla necessità sempre più sentita di definire un’identità nazionale condivisa avvenne nel momento in cui il Paese si avvicinava a raggiungere l’unificazione. Attraverso un dialogo diretto con la pittura degli impressionisti europei, che gli artisti australiani incontrarono durante i loro soggiorni a Londra e in Francia, e l’individuazione di soggetti considerati autenticamente australiani i quattro pittori cambiarono il corso dell’arte del loro Paese, veicolandola verso la modernità.
Dalle ore 16:30 si terrà l’incontro in mostra con la curatrice Maria Camilla De Palma (biglietto ingresso ridotto). Sono inoltre previste visite accompagnate alla mostra la domenica mattina, a cura della Cooperativa Solidarietà e Lavoro, con posti limitati, su prenotazione obbligatoria e al costo di 7 €, incluso biglietto di ingresso al museo. Il museo è aperto dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 17, sabato e domenica dalle 10 alle 18. L’accesso è consentito ai visitatori muniti di Green Pass.
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