Genova. Nel 1971 i Pink Floyd, sulla rampa di lancio per la consacrazione mondiale, furono la prima band a suonare a Pompei. Quel concerto diventò un leggendario film e un disco live imperdibile: “Pink Floyd at Pompeii. MCMLXXII”. A Genova si potrà vedere domenica 27 aprile alle ore 21:30, lunedì 28 e martedì 29 aprile alle 19 al Cinema Corallo, in via Innocenzo IV 13, per la prima volta restaurato e rimasterizzato digitalmente in 4K dalla pellicola originale in 35 mm, con audio restaurato in Dolby Atmos, in versione originale con sottotitoli italiani.
Nel ’71 Adrian Maben ha a disposizione le rovine di Pompei per girare le scene di un film concerto dei Pink Floyd ma solo per sei giorni: una sfida titanica. Nell’anfiteatro della città sepolta e incredibilmente conservata suona l’unica band che può farlo senza sentirsi fuori posto. Sul palco, senza spettatori davanti, ci sono David Gilmour, Nick Mason, Roger Waters e Richard Wright. Il film è l’istantanea di un gruppo all’apice della creatività.
Gli appassionati ricordano i gesti iconici (Waters che suona il gong in controluce, Gilmour che imita il canto dei gabbiani) e le intense esecuzioni di “Echoes”, “A saucerful of secrets”, “One of these days”, inframmezzate da inquadrature dei mosaici romani o delle esalazioni vulcaniche di Pompei. Le immagini dell’anfiteatro catturate sia di giorno sia di notte amplificano la magia della performance. In questa versione il film include inoltre rari filmati dietro le quinte dell’inizio della lavorazione di “The dark side of the Moon” negli Abbey Road Studios.
Il film è stato meticolosamente restaurato, fotogramma per fotogramma, a partire dal negativo originale da 35 mm, scoperto in cinque barattoli etichettati in modo dubbio negli archivi dei Pink Floyd più di cinquant’anni fa. Questa svolta epocale ha portato alla luce la stessa pellicola che è passata attraverso le cineprese durante quei giorni afosi tra le rovine di Pompei.
“Dal ’94 ho cercato le sfuggenti riprese originali di ‘Pink Floyd at Pompeii’, quindi il recente ritrovamento del negativo originale da 35 mm del ’72 è stato un momento molto speciale – afferma Lana Topham, direttore del restauro dei Pink Floyd – La nuova versione restaurata presenta il primo montaggio completo di 90 minuti, ottenuta combinando i 60 minuti della performance con i segmenti aggiuntivi del documentario degli Abbey Road Studios di poco successivo”.
Il film presenta anche una qualità audio straordinaria con un nuovo missaggio per le sale di Steven Wilson in 5.1 e Dolby Atmos che esalta la profondità e la chiarezza del suono, preservando l’autenticità e lo spirito della versione originale del ’72. L’obiettivo di Wilson era rimanere fedele a come la band avrebbe suonato in quei giorni di caldo torrido.
