Genova. L’arte non si arrende all’emergenza mondiale (pandemia, guerra, cambiamenti climatici), anzi scatena nuove idee e suggestioni. Per questo cambiamento bisogna pensare anche a una nuova rinascita, così la curatrice Benedetta Spagnuolo ha ideato per il suo progetto espositivo una tematica e un titolo che emanano esattamente il senso di ripresa e rifioritura: “La Quinta Stagione”.
Dal 10 al 17 dicembre al mattino su appuntamento e dalle ore 16 alle 19 alla Cisterna di Santa Maria di Castello, al numero civico 27 dell’omonima via, è visitabile la seconda edizione della collettiva d’arte contemporanea organizzata da Artisti Italiani – Arti Visive e Promozione con il patrocinio della Regione Liguria. Opere di artisti italiani e stranieri (fotografia, video, installazione, pittura, grafica) e musica (elettronica e interazioni ibride) trovano collocazione nella suggestiva location del IX secolo.
“La Quinta Stagione” nasce dall’esigenza, prima del curatore e poi dell’artista, di creare un mondo utopico “non fatto” di stagioni, “non composto” dal tempo, “non gestito” dallo spazio. Un mondo personale, un periodo ipotetico in cui non esiste né il freddo né il caldo e non ci sono né temperatura né tempo. “La Quinta Stagione” cancella le stagioni dell’anno e della vita e i periodi che non ci fanno sentire parte integrante del mondo e nasce come desiderio di creare dentro di noi una presunta vita sospesa da giudizi e fatta solo d’istinto e gioia di vivere.
In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo la nostra urgenza è proprio di fuggire al di là di questo lasso di tempo per poterci rifugiare “oltre” e avvicinarci sempre di più ad una dimensione personale e utopica. Si crea così un nuovo assetto politico, sociale o religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come modello ideale: ecco perché nasce “La Quinta Stagione”, per un sano ed egoistico benessere individuale.
L’artista espone dunque una vera e propria rinascita di se stesso, circondato da elementi non solo naturali ma anche surreali: ciò che conta è che sia parte integrante di questo mondo ipotizzato, che sia fatto di elementi reali o immaginari. L’inaugurazione è in programma venerdì 9 dicembre alle ore 18.
