Genova. Nell’ambito della rassegna “Vittorio Gassman. Una voce, cento volti” lunedì 5 settembre alle ore 21 al Cinema Sivori, in salita santa Caterina 12, si potrà vedere la versione restaurata di “C’eravamo tanto amati”, considerato da molti il capolavoro di Ettore Scola e inserito nella lista dei “100 film italiani da salvare” dalle Giornate degli Autori all’interno della Mostra del Cinema di Venezia 2008, ossia le pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva italiana tra il 1942 e il ’78.
Un’eredità importante per un’opera che sarà presentata da Alberto Giusta, attore e regista che ha affrontato la straordinaria carriera del “mattatore” genovese nello spettacolo “Cordialmente Gassman” di Ivano Malcotti, prodotto dal Teatro dell’Ortica con la regia di Mirco Bonomi. Insieme a Mario Monicelli e Dino Risi, Ettore Ettore Scola fu uno dei registi con cui Gassman lavorò più volentieri per il particolare spazio che il regista lasciava alla sua creatività.
In “C’eravamo tanto amati” del ’74 il sodalizio con Scola produce una delle interpretazioni più intense di Gassman: un ex partigiano che ha ottenuto ricchezza e successo e che di fronte agli amici preferirà fingersi quello di un tempo, chiudendosi in una definitiva solitudine. Nel cast è impegnata una scelta di attori fra i migliori in Italia: Nino Manfredi, Stefania Sandrelli, Stefano Satta Flores, Giovanna Ralli e Aldo Fabrizi. Il film racconta la storia di tre partigiani divenuti amici durante la guerra di Liberazione e del loro confronto con i compromessi a cui sono esposti nel dopoguerra. Non tutti mantengono fede agli ideali per cui hanno combattuto rischiando la vita.
All’uscita la pellicola si aggiudicò molti riconoscimenti, tra cui il Gran Premio al Festival Cinematografico Internazionale di Mosca, un César per il Miglior film straniero, tre Nastri d’Argento, la Grolla d’Oro di Saint Vincent. Il titolo riprende un verso della canzone “Come pioveva!” scritta nel 1918 dal napoletano Armando Gill, riproposta da molti artisti, tra i quali Vittorio De Sica e Achille Togliani, e rimasta nel repertorio della musica leggera italiana.
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