Genova. Grazie alla normativa della mensa diffusa, che PerPranzo per prima in Italia ha deciso di digitalizzare e rendere smart, i ristoranti diventano vere e proprie mense di qualità convenzionate con le aziende e queste, dal canto loro, possono così affidarsi ad un sistema più vantaggioso fiscalmente e più equo rispetto ai ticket restaurant.
Questa l’idea alla base di PerPranzo che, dopo decenni di squilibri nel mondo della pausa pranzo aziendale, ha voluto riportare armonia tra i tre protagonisti di questo momento di pausa: ristoranti, aziende e dipendenti – fortemente interconnessi e necessari l’uno all’altro per un servizio di qualità.
Per farlo, Angelo Nodari, Fabio Micheletti e Marco Vanetti, insieme ad un team forte e coeso che continua a crescere, hanno sfidato le alternative già presenti sul mercato puntando su digitalizzazione e personalizzazione.
Nasce così uno strumento nuovo, che consiste in un’app mobile per dipendenti e ristoranti e una piattaforma software in cloud per le aziende. Il nome è PerPranzo.
L’idea nasce a Varese nel 2019 e si diffonde originariamente in alcune città della Lombardia per poi richiamare l’attenzione di diverse aziende in tutta Italia.
La Liguria, e in particolare la città di Genova, ha dimostrato una forte voglia di innovazione e di cambiamento rispetto ad uno strumento – il buono pasto – che ha duramente colpito i ristoratori e le aziende della zona. Per questo motivo PerPranzo ha accolto la possibilità di entrare in città come una sfida che non può assolutamente fallire!
E forse qualche segnale di connessione con la Liguria c’era stato fin dall’inizio: il primissimo ristorante entrato nel network di PerPranzo, infatti, si trova in centro Varese ma è gestito da Genovesi DOC che propongono proprio i piatti della tradizione genovese.

Come funziona PerPranzo?
“Ci posizioniamo in modo diametralmente opposto agli emettitori di buoni pasto: con PerPranzo puntiamo alle aziende che cercano qualità, efficienza e soluzioni su misura. Vogliamo che i dipendenti siano soddisfatti tanto quanto le loro aziende, e allo stesso tempo che il servizio non vada a gravare sui ristoratori” afferma Angelo Nodari, CEO di PerPranzo.
Infatti, a differenza della scelta più scontata per la pausa pranzo che sono i buoni pasto, PerPranzo permette non solo di avere un vantaggio fiscale, con risparmi di migliaia di euro l’anno per le aziende, ma al tempo stesso consente ai ristoranti di abbattere le commissioni ed i costi nascosti in pausa pranzo, riuscendo in alcuni casi anche ad azzerarli. Questo, oltre a permettere di sostenere la ristorazione locale, elimina i costi superflui per i ristoratori, garantendo così maggiore qualità in pausa pranzo alle aziende.
L’azienda che usa PerPranzo ha a disposizione un software in cloud per il controllo e la gestione dei profili di spesa dei propri dipendenti, mentre a questi ultimi viene dato accesso ad un’app per smartphone che permette di visualizzare i ristoranti convenzionati, i menù a prezzo fisso ed effettuare ordini di delivery o take-away. Il ristorante può liberarsi di hardware costosi e obsoleti, come i POS, e gestire tutto attraverso il proprio smartphone. Un’app innovativa e moderna per un mercato che necessita di innovazione e modernità.
A livello pratico il dipendente si reca in un locale convenzionato che ha trovato attraverso l’app di PerPranzo, sceglie il menù che preferisce, pranza e paga mostrando il QR code al cameriere che lo inquadra attraverso l’app di PerPranzo installata sul suo smartphone. La consumazione passa in un circuito crittografato che ne certifica autenticità e posizione e viene memorizzata in cloud a disposizione dell’azienda per la gestione delle spese.
Addio alle voci di spesa di rimborsi o buoni pasto nel cedolino perché PerPranzo è un costo aziendale che si salda con un’unica fattura. Lo stesso vale per i ristoranti che dovranno emettere una sola fattura a PerPranzo per tutte le aziende che hanno pranzato presso il loro locale in modo da ottenere il rimborso, non più coi tempi biblici di oltre 90 giorni dei buoni pasto, ma con regolarità mensile e, a breve, giornaliera.
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