Genova. Domani sera (venerdì 9 maggio) alle ore 20.30 la Sampdoria avrà la sfida cruciale contro la Salernitana. Una gara che si può definire da dentro o fuori perchè in caso di sconfitta per i blucerchiati, la retrocessione non sarebbe matematica ma quasi. Una gara che il tecnico, durante la conferenza pre match, ha definito “della vita”.
Partita che è sentita anche dai tifosi, che in questa stagione non hanno mai fatto mancare il loro apporto, infatti sono stati venduti quasi 10mila biglietti per la gara di domani.
Domani è la partita più importante della storia?
“Si lo è. Una partita che dipenderà molto da noi, situazione che è diventata critica non tanto per quello quanto fatto da noi ma soprattutto dai risultati particolari fatti dagli avversari. Ora abbiamo uno scontro diretto dovremmo essere più bravi di loro”.
Come è andata la settimana del ritiro anticipato. Cosa ha visto nei ragazzi?
“Sono giocatori intelligenti, sanno il momento. È la partita della vita, dobbiamo assolutamente rimanere nella categoria. Abbiamo recuperato qualche infortunato di lunga data, il gruppo si è ulteriormente rafforzato”.
È una finale questa. Come si prepara? Cosa serve per vincere?
“La vincerà la squadra che concederà meno all’avversario, che l’azzarderà di più. Noi abbiamo solo un risultato e cercheremo di ottenerlo il più possibile. Avremo la fortuna di avere un pubblico straordinario, dal calore dovremmo prendere energia e trasformarla in campo”.
Come si prepara questa sfida?
“Abbiamo lavorato sia sul fattore psicologico ma anche su quello tecnico-tattico e sull’intensità. Dovremmo mantenere un’intensità altissima. Non dovremmo mettere 3 o 4 punte perché si intasa la fluidità del gioco, l’importante è avere giocatori che possano essere meno prevedibili. La partita si vince se sei più ordinato e più offensivo, ma non con il singolo. Ci vuole un gioco di squadra a creare problemi insieme”.
Ha già deciso quale sarà l’attacco?
“Abbiamo idee abbastanza chiare, oggi avremo un allenamento per chiarire gli ultimi dubbi. Chiunque faremo giocare sbaglieremo meno perché tutti hanno voglia di giocare questa gara. E’ come se fosse un rigore dell’ultimo minuto”.
Come sarà la giornata di domani?
“Domani mattina ci sarà una rifinitura. In questi casi c’è poco da parlare c’è già fin troppa tensione, bisogna tenere sereno l’ambiente perché poi si rischia di andare in over. Invece dobbiamo essere lucidi e ognuno deve sapere cosa fare per sé e per la squadra”.
Spesso si è parlato di assenza di leader. Avete visto qualcuno in questi giorni che si vuole prendere la squadra sulle spalle?
“Quello che mi ha dato segnale è l’unione della squadra, unione del gruppo. Stasera arriverà Tutino che ieri è stato operato ad entrambe le caviglie proprio per stare vicino alla squadra, perché anche lui ha capito il momento”.
Ricci, Yepes e Bellemo come stanno?
“Bellemo ha recuperato in fretta, gli altri stanno bene. Ioannou anche è tra i lungodegenti che abbiamo recuperato, è un giocatore importante che ci avrebbe fatto comodo”.
Che Salernitana si aspetta?
“Anche loro sono, stranamente, in posizione critiche. Anche la loro rosa è importante, hanno fatto molte operazione sia a giungo che a gennaio però la squadra è esperta, i giocatori hanno un trascorso importante. Loro hanno solo un vantaggio, di avere un risultato in più. Noi domani faremo una grande partita”.
Come vive questa partita lei che ha fatto la storia della Sampdoria?
“Avrei voluto avere più tempo per lavorare, non tutte partite ravvicinate e impegnative, noi vogliamo lavorare e stiamo facendo di tutto per fa rimanere la Sampdoria in questa categoria. Sapevamo che era difficile ma siamo venuti con grande orgoglio, il lavoro alla fine paga e speriamo che anche questa volta sia così”.
Con quale punte giocherà domani? Borini-Coda in questo momento la certezza?
“Abbiamo quattro attaccanti ma dipende come giocheremo, anche Niang può dare tanto se lui capisse le sue qualità e le mettesse a disposizione della squadra”.