Le reazioni

Saluto romano alla commemorazione di Venturini, scoppia il caso politico

Salis lancia una stoccata a Piciocchi, che domenica mattina era in via Sestri a fare un video in cui si riferisce alla finta aggressione ai danni del sindacalista. Condanna di Pd, M5s e Uniti per la Costituzione

Commemorazione Ugo Venturini, tensioni tra CasaPound e Genova Antifascista

Genova. “Ci sono stati i saluti romani, sinceramente credo che  nel 2025 in un Paese che si basa sull’antifascismo vedere saluti romani in piazza della Vittoria è uno spettacolo un po’ forte, diciamo così”.

Queste le parole di Silvia Salis, candidata sindaca del campo largo, a margine dell’incontro che si è tenuto nella sede di Music for Peace con Giobbe Covatta. Il riferimento è, ovviamente, alla commemorazione organizzata da CasaPound nei giardini di Brignole per commemorare Ugo Venturini, il militante dell’Msi ucciso nel 1970 nel corso di un comizio di Giorgio Almirante. Alla manifestazione domenica mattina hanno partecipato un centinaio di rappresentanti di CasaPound e altri movimenti di estrema destra, tra cui Lealtà e Azione, che dopo avere posato la corona davanti alla targa hanno fatto il saluto romano.

Credo che se il senso della manifestazione è il ricordo di una persona è un conto, se diventa un momento per fare il saluto romano, poi non bisogna stupirsi e chiedere come mai si ricevono dei fischi il giorno del 25 Aprile, perché Genova, la medaglia d’oro per la Resistenza, ha un forte senso di appartenenza e bisogna essere credibili quando si sale su un palco a parlare del 25 aprile di Resistenza – ha detto Salis – Diciamo che ci sono delle azioni che aumentano o diminuiscono questo tipo di credibilità che permette di prendere o no dei fischi il 25 Aprile”.

“Non mi aspetto nessun tipo di parole dal centrodestra, qualsiasi parola possa essere detta oggi non ha un grande valore nel senso che bisognerebbe prendere una posizione netta verso un certo tipo di eventi, come noi l’abbiamo presa netta riguardo a quello che è successo a Sestri Ponente, perché mi giunge voce che sta facendo proprio in questi minuti Picciocchi stia facendo un video a Sestri Ponente nel quale riparla per l’ennesima volta la questione del sindacalista”.

“Non appena ho saputo ho preso le distanze, non solo – ha quindi detto Salis – ho stigmatizzato fortemente. È stato compiuto un reato nella quale noi stessi siamo parte lesa, perché siamo stati ingannati e abbiamo preso parte a una manifestazione che difendeva comunque qualcosa in cui crediamo, ma era stata a supporto di una persona che ha compiuto un reato e lo dico senza problemi. Il fatto che loro continuino a parlare di questa cosa in una giornata dove in piazza della Vittoria si fa il saluto romano credo sia una nota abbastanza stonata”.

Il video di Piciocchi sui “fascisti immaginari” di Sestri Ponente

Salis si è riferita a un video che Piciocchi ha condiviso nelle storie di Instagram in cui si trova in via Sestri: “I fascisti immaginari di Sestri Ponente – ha esordito – Questa mattina sono stato in piazza Tazzoli ed è una ferita ancora aperta la manifestazione per la finta aggressione del sindacalista. Ha portato molti danni ai commercianti, agli operatori. Io credo che chi si candida a governare questa città debba fare attenzione, bisogna essere adeguati. Salis ha detto che lei è parte lesa, io credo che l’intelligenza dei cittadini genovesi sia parte lesa da tutta questa vicenda e sarebbe bene dare delle scuse alla città per quello che è successo, perché, ripeto, qui la ferita è ancora aperta”.

Il gruppo Pd in Regione:  “Gesto inaccettabile. Pronto un ordine del giorno per chiedere la condanna a ogni richiamo al fascismo”

“Quanto accaduto ieri a Genova è grave e inaccettabile. Il saluto romano compiuto da un gruppo di militanti di estrema destra rappresenta un’offesa alla memoria democratica della nostra città e della nostra Costituzione. Genova è Medaglia d’Oro per la Resistenza e non può tollerare gesti che richiamano ideologie condannate dalla storia e dalla legge. La libertà di manifestare non può trasformarsi in una vetrina per l’apologia del fascismo. Come Gruppo PD in Regione chiederemo a tutte le forze politiche di prendere posizione, senza ambiguità: presenteremo un ordine del giorno in consiglio regionale per chiedere una ferma condanna di quanto avvenuto. Serve una presa di distanza netta da ogni tentativo di riscrivere la storia o sdoganare simboli e gesti che nulla hanno a che fare con la nostra democrazia e che peraltro sono anche un reato”, il Gruppo PD in Regione

Piciocchi: “Il riparo è peggio del buco”

Piciocchi nel pomeriggio è sul tema della manifestazione organizzata a Sestri, sottolineando che “la gente è restata turbata. E noi abbiamo subito un danno economico in quel giorno perché Sestri è stata paralizzata. E per cosa? Per una messinscena. Una recita politica che ha preso in giro molte persone e che ha usato una piazza intera come palcoscenico, senza preoccuparsi di chi in quella piazza ci lavora e ci vive. Quando le cose si sono chiarite, Salis che era immediatamente accorsa in piazza al grido di ‘liberiamo Tursi dai fascisti’, ha detto di sentirsi ‘parte lesa’”. Io credo che l’unica vera parte lesa in questa storia sia l’intelligenza dei genovesi”.

Il facente funzioni sindaco ha poi voluto chiarire la sua posizione sulla manifestazione della mattinata e sulla parole di Salis: “Peggio mi sento quando il riparo è peggio del buco. Ma come, tu vieni colta con le mani nella marmellata e pensi di recuperare accusando me per la manifestazione di Casapound di stamattina? Anche qui per far politica bisogna essere in grado di valutare le situazioni. Se si concede il permesso per la commemorazione di un caduto, questo non vuol dire che si autorizzi una manifestazione nostalgica a colpi di saluti romani. La prima cosa è lecita, la seconda no. Governare una città significa riconoscere quel che è giusto e quel che è sbagliato. Su questo noi ci saremo sempre. Senza bisogno di far le vittime o le parti lese. Vergogna”.

Ceraudo: “Anche a Brignole fascisti immaginari?”

“Sentire Piciocchi parlare di ferita aperta per un fatto di cui siamo tutti parte lesa, denota un’imbarazzante povertà di idee per il futuro della nostra città – ha aggiunto Fabio Ceraudo, già capogruppo del M5S Genova e ora candidato presidente al Municipio Medio Ponente – Non lo hanno ancora capito che i genovesi vogliono sentire parlare di altro? Penso ad esempio a sicurezza, scuole, case, decoro urbano, nettezza urbana, opportunità, diritti… Noi non dobbiamo chiedere scusa se siamo accorsi in difesa di chi si è detto vittima di un’aggressione. Noi non siamo responsabili delle condotte altrui e crediamo spetti agli organi preposti agire per ristabilire la verità. Non spetta ai Piciocchi. E non spetta a noi. Detto ciò, in merito alle scuse ai genovesi, le chiedano loro semmai per le svariate promesse disattese in 8 anni di sciagurata amministrazione. E tanto che ci siamo, visto che insistono, facciano loro un doveroso mea culpa per la vergognosa manifestazione andata in scena oggi davanti a Brignole con decine di simpaticoni con il braccio destro alzato in un saluto inequivocabile. Anche quelli sono ‘fascisti immaginari’? Chi ha autorizzato quell’insulto alla nostra Costituzione?”.

Il Movimento 5 Stelle annuncia il deposito di una denuncia in procura

“Ci ammorbano con le loro dichiarazioni indignate in Consiglio regionale e poi convenientemente si distraggono quel tanto che basta affinché i soliti nostalgici possano radunarsi per alzare il braccio destro in un saluto inequivocabile. Quando prenderanno le distanze da un passato ampiamente condannato dalla storia e che ha generato solo morte e tragedie? Quando avranno gli attributi per andare contro i La Russa di questo paese e dichiararsi convintamente antifascisti?”

Questo il commento del capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano: “Fino a quel giorno, non prendiamo lezioni dagli esponenti del centrodestra ligure e genovese, soprattutto da chi pochi giorni fa ha stretto la mano al presidente Mattarella, che nel suo discorso ha ribadito con fermezza il carattere antifascista della Costituzione italiana, e poi ha invece dato il proprio benestare alla manifestazione di CasaPound e dei movimenti di estrema destra. Noi continueremo a pungolarli, anche con dichiarazioni scomode e forti. Smetteremo solo quando prenderanno tutti le distanze dai rigurgiti estremisti e la smetteranno di accusarci di vedere ovunque fascisti immaginari. Anzi, il facente funzione risponda a questa domanda: anche quelli che si sono radunati oggi ai Giardini Caviglia sono ‘fascisti immaginari’? La destra chieda scusa a Genova, medaglia d’oro alla Resistenza”.

La vicepresidente del gruppo Pd alla Camera Ghio: “Uno sfregio neofascista nel centro città”

“Solo pochi giorni fa il presidente della Repubblica ha ricordato Genova Medaglia d’oro della Resistenza, Genova città che si e’ liberata da sola grazie ai suoi partigiani. E oggi lo sfregio neo fascista nel centro città con braccia tese al grido di ‘presente'”.

Queste invece le parole di Valentina Ghio, vicepresidente Gruppo Pd alla Camera: “Cosa hanno da dire il vicesindaco facente finzione e il presidente delle Regione in merito? Questa è apologia del fascismo, intollerabile ovunque e a maggior ragione nella Genova resistente e partigiana e non avrebbe dovuto essere consentita. Ora si prendano provvedimenti”.

Sul video di Piciocchi si è espresso anche Alessandro Terrile: “Nel giorno in cui una trentina di neofascisti celebra l’anniversario della morte di Ugo Venturini con tanto di camicia nera e saluti romani in una Brignole blindata dalle forze dell’ordine, il sindaco reggente esprime solidarietà ai commercianti di Sestri Ponente che due settimane fa sarebbero stati feriti dalla manifestazione della CGIL indetta per l’aggressione poi rivelata infondata.

“La coerenza imporrebbe due ulteriori azioni – prosegue Terrile – la solidarietà ai residenti e commercianti di Brignole per l’indegna manifestazione nostalgica di stamattina che ha bloccato le vie del centro. Con presa di distanza dai saluti romani e tutto l’armamentario relativi, e lo stop all’insediamento del nuovo supermercato Esselunga a Sestri Ponente, che ferirà i commercianti di quel quartiere certamente più della manifestazione della Cgil”.

Crucioli (Uniti per la Costituzione): “Ferma condanna, chi ha autorizzato?”

Condanniamo fermamente la manifestazione che oggi alcuni grotteschi nostalgici del fascismo, venuti da fuori Genova, hanno inscenato ai giardini di Brignole con tanto di saluti romani”.

È il commento di Mattia Crucioli, candidato sindaco per Uniti per la Costituzione: “Chiediamo chi abbia autorizzato tale iniziativa, che non appartiene ai genovesi, ed è apertamente funzionale ad una narrazione di contrapposizione ideologica tra centrodestra e centrosinistra ad uso elettorale”.

Partito Comunista Italiano: “Non abbassare la guardia”

“Il processo di sdoganamento culturale del fascismo che si sta compiendo ha radici lontane e molteplici responsabili. L’apologia del fascismo, ormai dilagante a tutti i livelli, dalle istituzioni agli organi di informazioni, fino addirittura alle scuole, è il risultato di un vergognoso processo culturale di revisionismo e riabilitazione storica di una delle pagine più tragiche della storia del nostro Paese. Ad aggravare tutto ciò, occorre ricordare che un contributo attivo a tale processo di cancellazione della memoria è stato dato negli scorsi anni anche da una pseudo-sinistra che ama autodefinirsi “liberal” e progressista ma che nei fatti si è dimostrata tale e quale alle destre più reazionarie e antisociali. Quanto accaduto a Genova ne è una chiara dimostrazione, dato che il motivo del raduno è stato quello di celebrare un loro camerata a cui nel 2012 la giunta comunale di centrosinistra, guidata dalla sindaca Vincenzi, aveva assurdamente intitolato un viottolo all’interno dell’area verde di Brignole. Sul sito web del Comune di Genova è ancora presente il comunicato ufficiale, datato 3 aprile 2012, con il quale si diede notizia dell’intitolazione. Una nota stampa che si conclude in modo sconcertante: “alla cerimonia hanno partecipato anche alcuni militanti di estrema destra, che hanno rivolto il saluto romano alla targa”.
A scriverlo in una nota stampa il Partito Comunista Italiano. “Un chiaro esempio di istituzionalizzazione del fascismo, avvenuto ben tredici anni fa, del quale il centrosinistra genovese si è reso protagonista: l’intitolazione di uno spazio pubblico ad un fascista, proprio a pochi metri di distanza da Viale Brigate Partigiane, Viale Brigate Bisagno, Corso Aldo Gastaldi e tante altre strade intitolate ai caduti per la libertà o perseguitati dalla dittatura fascista.  Un atto di una gravità inaudita caduto per anni nel silenzio, un insulto alla memoria di coloro che hanno sacrificato la propria vita proprio per donare un nuovo avvenire al nostro Paese. La Federazione genovese del Partito Comunista Italiano, nell’esprimere il proprio sdegno per iniziative come quelle di ieri mattina, invita le cittadine e i cittadini genovesi che hanno a cuore la libertà e la democrazia a continuare a difendere la memoria storica da ogni tentativo di mistificazione e a non abbassare la guardia, come colpevolmente è stato fatto per troppi anni da larghi settori dell’opinione pubblica e della politica, affinché non vengano compiuti gravi errori, come quello fatto dalla giunta Vincenzi nel 2012, e non si servino in futuro altre occasioni per esaltare il fascismo e i suoi personaggi. Il PCI è sempre stato e sarà sempre in prima fila nella lotta antifascista nella nostra città”.

 

Sinistra Alternativa: “Centrosinistra ha dato agibilità a questi gruppi”

“Abbiamo assistito di persona, in quanto alcuni nostri attivisti e candidati erano presenti al presidio antifascista, alla commemorazione di gruppi neofascisti per ricordare il militante missino Ugo Venturini morto 55 anni fa a Genova dopo gli scontri del 18 aprile 1970 a margine un comizio di Giorgio Almirante segretario del MSI, fucilatore di Partigiani. Crediamo che indignarsi non basti, piuttosto bisogna fare i conti col fatto che quella targa, che gli intitola una strada, l’ha fatta affiggere la giunta di centrosinistra di Marta Vicenzi, di fatto legittimando queste passerelle contrastate unicamente dell’antifascismo militante, da attivisti comunisti e della sinistra extraparlamentare”.
A scriverlo in una nota stampa Sinistra Alternativa, che alle prossime elezioni comunali esprime Antonella Marras come candidata sindaca. “Purtroppo quell’opera di “pacificazione” iniziata circa 30 anni da certi settori del centrosinistra ha prodotto questi risultati, dando sostanzialmente agibilità a questi gruppi neofascisti che invece dovrebbero essere banditi come recita la nostra carta costituzionale”.

 

 

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