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Ingegneria a Erzelli, Gualco e Chiaramonte (Genova Unita): “Progetto fallimento su tutta la linea, si rischia un deserto di studenti”

"La facoltà non sarebbe attrattiva e difficilmente raggiungibile, la sede ideale sia l’ex ospedale psichiatrico di Quarto", dice la candidata sindaca insieme al coordinatore della lista

gualco

Genova. “Il trasferimento della facoltà di Ingegneria a Erzelli ha assunto ormai forma e dimensione della farsa”. Così la candidata sindaca Raffaella Gualco, e Gianluca Chiaramonte, coordinatore politico di Genova Unita, lista civica a suo sostegno.

“Quando la facoltà approvò il trasferimento il progetto prevedeva aule e spazi didattici, studi per docenti e laboratori di ricerca moderni, residenze per studenti, mensa per docenti e studenti – ripercorrono Gualco e Chiaramonte – abbiamo creduto alla giunta di centrodestra che diceva che avrebbe realizzato un sistema di trasporto adeguato da e per la città a un costo stimato tra i 120 e i 140 milioni di euro e oggi, a dieci anni di distanza, la progettazione della nuova facoltà non è ancora terminata, e quello a cui si sta lavorando è stato del tutto stravolto. Meno spazi per aule, studi e laboratori, nessuna residenza per studenti, nessuna mensa, nessuna soluzione per l’accessibilità da e per la città e il costo preventivato è di 380 milioni di euro salvo ulteriori aumenti tutt’altro che improbabili”.

“Si tratterebbe di una cattedrale nel deserto a cui si arriva solo dall’autostrada e dalla viabilità urbana – attaccano da Genova Unita – un fallimento completo incapace di essere attrattivo per gli studenti. È ora di dire ai genovesi come stanno le cose: l’operazione Erzelli è un fallimento perché è risultato di un’idea completamente sbagliata: portare a Erzelli la facoltà di Ingegneria. Idea sostenuta tanto dalla sinistra, con Claudio Burlando in prima fila, quanto dalla destra“.

“E – aggiungono Raffaella Gualco e Gianluca Chiaramonte – non esiste un progetto di collegamento da e per la città semplicemente perché un collegamento efficiente non è possibile: le linee di comunicazione, ferrovia, linee di autobus, tra cui la futura linea di forza del ponente, sono troppo lontane e con un dislivello eccessivo perché si possa realizzare un sistema di trasporto veramente efficiente. Prima si chiude l’operazione Erzelli e prima si smette di sprecare denaro pubblico“.

“Riteniamo che la sede ideale per la nuova facoltà d’Ingegneria sia l’ex ospedale psichiatrico di Quarto per le seguenti motivazioni: ha la conformazione del campus, ha spazi per la costruzione di laboratori, ha parcheggi, strutture didattiche; è un’area già servita da ferrovia, da autostrada e da autobus e lo sarà anche dalla linea di forza del levante. Perché nessuno ci ha mai pensato? Perché si sta guardando a quell’area da decenni solo per farne una speculazione immobiliare di alto livello. Ma noi di Genova Unita diciamo no, l’interesse pubblico deve prevalere sulle speculazioni immobiliari”, concludono Gualco e Chiaramonte.

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