Genova. Fp Cgil e Uil Fpl rispondono all’assessora Francesca Corso sul tema delle carenze del personale negli istituti scolastici della città. Corso nei giorni scorsi ha commentato i problemi riscontrati nella scuola dell’infanzia Santa Sofia di Borgo Pila e nel nido Lomellini, dove i bambini sono stati fatti uscire prima per la mancanza di due educatrici.
“Il problema della carenza di investimenti nell’organizzazione e nel rafforzamento della rete educativa pubblica è di responsabilità del Comune di Genova e non può, né deve, essere scaricato sul personale che quotidianamente garantisce con impegno e professionalità la qualità del servizio – dicono Paola Notari, segretaria Fp Cgil Genova, e Giovanni Cadili Rispi, segretario Provinciale Uil Fpl – Le criticità esposte persistono nonostante le promesse e gli accordi politici sottoscritti e nonostante le continue denunce di Fp Cgil e Uil Fpl”.
Corso ha fatto riferimento alle assenze improvvise che rendono difficile reperire sostituzioni, ma su questo i sindacati sono netti: “Fanno parte della normalità di ogni contesto lavorativo. Il nodo è la mancata programmazione delle sostituzioni, anche di quelle lunghe e note come nel caso di malattie e cure (anche oncologiche), maternità, congedi per legge 104”.
“La scelta politica di non esternalizzare il servizio educativo è da noi apprezzata e condivisa, ma dovrebbe essere accompagnata ad un reale potenziamento delle risorse umane interne, altrimenti è solo una misura di facciata che lascia il personale senza supporto e le famiglie senza risposte”.
“Tutti i bambini e le bambine meritano un’educazione continua, inclusiva e stabile, senza interruzioni né incertezze – concludono i sindacati – Chiediamo all’amministrazione un immediato piano straordinario di assunzioni per permettere non solo la copertura dell’organico, ma anche le sostituzioni affinché il diritto all’educazione non sia più subordinato alla gestione emergenziale”.
“Che la Cgil smetta di raccontare le solite frottole – è la replica dell’assessora Corso – di cui sono campioni in campagna elettorale come nel caso di Sestri Ponente. A differenza di quanto sostiene il sindacato, l’impegno del Comune di Genova sul fronte della scuola e dei servizi educativi in generale è massimo. Altro che ‘promesse disattese’. Abbiamo sbloccato un piano straordinario di assunzioni temporanee di 24 figure professionali tra insegnanti, educatori e collaboratori nidi per fare fronte ad assenze, non prevedibili, e a richieste di cambio di mansioni per avanzamento di carriera di alcune unità di personale. Abbiamo avviato tavoli tecnici con tutte le sigle sindacali. Abbiamo già raggiunto importanti obiettivi contenuti negli accordi sottoscritti tra le parti in primis gli impegni assunzionali che erano stati concordati e condivisi”.
“Inoltre, più volte è stata ribadita, anche nei tavoli in Prefettura, la piena disponibilità da parte dell’amministrazione comunale a valutare proposte che potessero inserirsi nel quadro generale delle norme nazionali sui tetti assunzionali. Stesso senso di responsabilità, purtroppo, non possiamo dire di averlo riscontrato negli atteggiamenti della Cgil che, nonostante la nostra concreta volontà per le assunzioni temporanee al fine di fare fronte alle assenze nei nidi e scuole dell’infanzia, ha preferito scegliere di proseguire lo stato di agitazione nelle scuole comunali, esponendo le famiglie genovesi a disagi e possibili disservizi”.
“Ricordo che il Comune di Genova, al contrario di altri grandi Comuni italiani amministrati dalla sinistra come Torino e Milano, ha deciso di continuare a mantenere il personale ‘in house’, senza esternalizzarlo, per garantirne la tutela. Ciò comporta maggiori difficoltà di gestione nella copertura dei turni, non avendo la possibilità di rimpiazzare al 100% il turnover dei pensionamenti, come previsto dalla legge nazionale, e non potendo preventivare alcune assenze legittime, ma improvvise – conclude Corso – Noi siamo per soluzioni concrete che contemplino garanzia del servizio per bambini e famiglie e tutela dei lavoratori. Da parte di taluni sindacati ci aspetteremmo più collaborazione e non frottole da campagna elettorale”.