Genova. Silvia Salis alla prova di Un giorno da artigiano: la candidata sindaca di Genova del centrosinistra si è messa alla prova nella carrozzeria Torino in via Dandolo a Certosa.
L’iniziativa, che ha come scopo quella di far conoscere da vicino le realtà artigiane a istituzioni e politici, si è tenuta alla presenza di alcuni artigiani, del presidente di Confartigianato Genova Felice Negri e del segretario Luca Costi. Con lei anche il presidente del Municipio Valpolcevera Federico Romeo.
La candidata, guidata da Pino Pace, si è cimentata come battilama, armata di martello. Ha poi lucidato la Lancia e visto il funzionamento della cabina di verniciatura. Al termine della visita si è detta soddisfatta per il format che da anni permette alle persone di conoscere i mestieri artigiani.

Ma a rimproverarla è la Lega a causa di una gaffe nella comunicazione social, poi corretta: “Dopo una mattinata trascorsa con Confartigianato, Silvia Salis ringrazia pubblicamente Cna. Se nemmeno riesce a ricordare il nome dell’associazione che l’ha ospitata, come può pensare di ascoltare davvero i cittadini? L’attenzione al mondo artigiano e al lavoro di qualità è una cosa seria, che merita rispetto e competenza”, la attacca l’assessora al Commercio Paola Bordilli, che prima dell’avventura in politica era proprio funzionaria in Confartigianato.

“Che gaffe confonderla con un’altra associazione dopo un’intera mattinata insieme – insiste Bordilli -. Dopo, prova a rimediare e le cita ambedue! Tutto questo è segno di una superficialità imbarazzante. Ancora una volta, Salis si conferma tutta apparenza e poca sostanza. Campionessa di lancio del martello, ma in politica di palla non ne tocca una. Se questo è l’approccio all’ascolto, immaginiamoci cosa accadrà con le vere questioni dei cittadini”.
“Quello con Confartigianato è stato un incontro interessante e sicuramente un’atmosfera molto amichevole e collaborativa. Sono 13mila le realtà che sono coinvolte in Confartigianato per un totale di 50mila persone – ha commentato Salis, correggendo il “refuso” social – penso che sia una realtà importantissima per Genova che produce un lavoro di qualità ed è importantissimo che trovi sempre nuove leve e che ci sia un passaggio di consegne. Un passaggio di esperienza che permetta di non perdere le competenze degli artigiani che possano formare a loro volta i nuovi artigiani del domani”.
“Genova-ha aggiunto Salis- ha un grossissimo tema di lavoro povero, lavoro che chiaramente non permette alle genovesi e ai genovesi di costruirsi un futuro, di poter comprare una casa e di poter sostenere una famiglia. Confartigianato propone la formazione di un lavoro di qualità, di un lavoro che può crescere e dare vita a nuove attività. Credo che sia quello di cui ha bisogno questa città: un lavoro qualificato che permetta una vita e una prospettiva di costruzione per tutti”.
Anche Ilaria Cavo, candidata vicesindaca del centrodestra, mette il dito nella piaga: “Dopo che ha passato giorni e rilasciato interviste dicendoci che tutto deve cambiare e quali sono le riforme da fare, mi auguro che la gaffe di oggi in carrozzeria serva a dare a Silvia Salis una verniciata di umiltà. Come può pensare di prendere in mano le redini della città se non sa neanche per quale associazione di categoria ha preso in mano il martelletto per fare la carrozziera per un giorno? Tra Confartigianato e Cna c’è un po’ di differenza. Entrambe sono importanti associazioni di riferimento delle categorie produttive della nostra città. Un giorno da artigiano, nello specifico, è una bellissima iniziativa portata avanti da anni da Confartigianato. Ma per promuoverla bisogna conoscerla, così come tante cose che si leggono e scrivono. Genova è una cosa seria”.
“Andare a un evento di Confartigianato e ringraziare un’altra associazione di categoria dell’artigianato significa essere superficiali e impreparati e di vivere al di fuori dalla realtà produttiva del nostro territorio – aggiungono il vicesegretario della Lega Liguria Alessio Piana e il commissario provinciale della Lega Renato Falcidia -. Affermare poi che la Confartigianato sia la Cna, come se fosse la stessa cosa, è come confondere la Cgil con la Cisl o la Uil: ovviamente sono tutti sindacati, però ognuno ha la sua storia e le sue peculiarità. Certo, capiamo che dai salotti romani radical chic alla guida di Tursi il passo non è semplice, ma questa candidata si conferma essere, oggi più che mai, apparenza senza sostanza e uno specchietto per le allodole in mano ai partiti di sinistra. I genovesi non meritano di tornare indietro, ma persone serie e competenti che continuino a perseguire lo sviluppo della nostra Città in piena sinergia con Regione Liguria e Governo nazionale”.
“Tra la Silvia dirigente del Coni con cui ho avuto modo di lavorare e la Silvia che si improvvisa candidato sindaco senza nemmeno sapere cosa stia facendo, limitandosi a seguire un canovaccio dettato da chi le cura la comunicazione, preferisco la prima – commenta Alessandra Bianchi, assessora allo Sport del Comune di Genova -. Anzi la preferivo perché le è bastato diventare candidata sindaco per rinnegare ciò che ha sempre sostenuto sullo sport della nostra città. Ho ritenuto assurdo che abbia letto un discorso interamente scritto da altri durante la sua presentazione ai magazzini del cotone. Ritengo imbarazzante che nei suoi video girati in un set cinematografico legga il suggeritore elettronico e che addirittura confonda Confartigianato con Cna. Genova merita un sindaco che abbia contezza di quel che dice e di quel che fa”.