Genova. Nonostante l’annuncio della fine delle operazioni di posizionamento dei pali della nuova banchina del ribaltamento a mare, a Sestri Ponente la terra continua a tremare e i rumori delle lavorazioni di cantiere non si sono fermati. Questa la situazione che molti residenti hanno segnalato da questa mattina a Genova24, condividendo documentazione video e fotografica.
Una situazione non nuova rispetto agli ultimi mesi durante i quali il grande maglio presente in porto ha affondato sul fondo del mare i 269 pali che sorreggeranno parte dei nuovi spazi dei cantieri navali di Fincantieri. Ieri, però, in Consiglio comunale, l’assessore Avvenente – che nell’occasione rispondeva al posto dell’assente Francesco Maresca, assessore al Porto – aveva annunciato il completamento di queste operazioni con la posa dell’ultimo palo avvenuta lo scorso lunedì. Una affermazione, in parte smentita dai fatti e tante testimonianze dei residenti.
“Inviterei l’assessore uscente Avvenente a fare un giro a Sestri per verificare che rumori e lavorazioni non sono affatto concluse, al contrario di quanto affermato ieri – commenta Sara Tassara candidata in comune per la lista civica Salis – Con precisione chirurgica infatti ha dichiarato che ieri alle 17.59 era finito il calvario, “se cosi si può definire”. Direi che ancora una volta vengono sminuiti i disagi enormi subiti dalla popolazione di Sestri e non solo. Più che di un calvario parliamo di negligenza, da parte di un’amministrazione, quella di Bucci e Piciocchi, che non ha saputo tutelare i propri cittadini”.ù
“I lavori stanno continuando – del resto come si vede bene dalla foto – almeno 40 pali sono ancora fuori dall’acqua e dovranno essere infissi, e ad ogni modo i danni restano – conclude Tassara – E i cittadini ancora non sanno se possono dormire sicuri nelle proprie case e soprattutto se il Comune vorrà allinearsi alla Regione e aprire un tavolo Pris, e se abbia a disposizione fondi per indennizzare tutti colori che hanno subito danni di diversa entità. Attendiamo con ansia il tavolo del 10, insieme alle risposte doverose che i cittadini meritano”