Genova. “La gestione del personale e dell’organizzazione delle scuole materne e comunali pagano la mala gestione di otto anni in cui non si è fatta alcuna programmazione, e, anzi, sono venuti meno gli accordi, primo fra tutti, l’accordo sindacale per quanto riguarda il personale e l’amministrazione comunale”.
Così Cristina Lodi, consigliera di Azione, sul tema della mancanza di insegnanti nelle scuole cittadine: “Il fatto che un genitore non possa avere la certezza di avere la possibilità di mandare il proprio bambino all’asilo richiederebbe dal Comune, non solo dalle organizzazioni sindacali, la dichiarazione di uno stato di emergenza totale. Invece questa notizia passa come una triste realtà rispetto alla quale le famiglie e i lavoratori si devono adeguare. Cioè si dovrebbero adeguare a un’inettitudine e un’incapacità totale dell’amministrazione comunale”.
“Il Comune avrebbe potuto razionalizzare invece che avere un direttore generale e due vice direttori, o forse tre vice, tanto per restare nel merito, era più che sufficiente un direttore generale e un vice direttore, ma certo non due o tre – prosegue Lodi – E poi valorizzare i dirigenti interni a tempo indeterminato invece che assumere 18 a tempo determinato: anche l’organizzazione dirigenziale può fare spazio a competenze comunali e dare ad essa stabilità evitando sprechi e aumentando l’identità dell’ente. Servivano scelte accurate in maniera da permettere che ogni settore avesse tutta la filiera dalla dalla dirigenza fino a chi gestisce i servizi stabilizzando e motivando. Invece la sensazione è stata che non ci fosse alcuna organizzazione e programmazione”.
“Ciò che sconcerta di più – conclude la consigliera – è che non solo il Comune trova delle giustificazioni ma rimane indifferente di fronte al fatto che padri e madri che devono andare a lavorare, non sanno dove lasciare i propri figli. Un’altra grave emergenza della città”.
A Lodi ha replicato l’assessora Marta Brusoni: “Le cifre parlano chiaro: l’amministrazione ha stanziato e investito risorse senza precedenti per potenziare il sistema 0-6 anni, in un’ottica di lungo periodo e con l’obiettivo di offrire ai bambini di Genova strutture all’altezza delle più moderne esigenze educative – ha detto – Le critiche generiche e prive di fondamento della Lodi non rendono giustizia a un lavoro complesso e articolato, che sta portando risultati tangibili sul territorio. Piuttosto che alimentare polemiche sterili, sarebbe più utile riconoscere gli sforzi compiuti e lavorare insieme per continuare a migliorare il sistema educativo della città”.