Genova. Il ‘colpo’ Matteo Manfredi l’ha fatto davvero, stavolta. La speranza dei tifosi della Sampdoria (e della società stessa) è che non sia troppo tardi, tuttavia l’adunata dei blucerchiati dello scudetto evoca un romanticismo calcistico che raramente si è visto negli anni Duemila. Un ritorno che sui social rievoca quel sogno irrealizzato di Gianluca Vialli di diventare presidente della Samp. Con una decisione che rappresenta un’ammissione del fallimento stagionale (il licenziamento di Accardi, oltre che l’esonero del terzo allenatore), Manfredi ha però ridato speranza a un’ambiente, tifoseria compresa, che di speranza sembrava davvero non averne più.
Alberico ‘Chicco’ Evani allenatore responsabile della prima squadra con uno staff formato da Attilio Lombardo (allenatore in seconda), Angelo Gregucci (collaboratore tecnico) e Paolo Bertelli (preparatore atletico), ma ci sarà poi un’altra figura di riferimento a supervisionare il tutto: Roberto Mancini nel ruolo di consulente-supervisore con il più che probabile preludio al ritorno del figlio come direttore sportivo dopo il licenziamento di Pietro Accardi.
La Sampdoria si affida alla sua storia, anche se in campo scenderanno gli stessi giocatori di domenica, ma la decisione è la migliore che la società poteva prendere in questo momento: una rosa comunque tecnicamente non inferiore alle concorrenti aveva bisogno di una rivitalizzazione speciale proprio a livello di entusiasmo e mentalità e quale ricetta migliore che il ritorno di nomi che evocano un passato glorioso, ma che si portano dietro un carisma innegabile e sono capaci di trascinare gli animi. Quello che ci vuole in questo momento disperato, a sole sei giornate dalla fine dove non serve affidarsi alla tattica, ma al carattere.
Il primo allenamento al “Mugnaini” di Bogliasco è previsto nel pomeriggio di domani, martedì 8 aprile, ha annunciato la società al termine di una giornata convulsa che si era aperta con l’attesa dell’esonero di Leonardo Semplici che però tardava ad arrivare con il passare delle ore. Ore convulse in cui anche genova24 ha provato a capirci qualcosa: prima la non conferma né smentita da parte della società su Roberto Mancini nella veste di allenatore, poi il contatto con i papabili, Iachini, con cui la società aveva avuto contatti nella fase problematica nel cambio di Sottil, attendeva una chiamata che non è mai arrivata oggi anche se aveva dato ampia disponibilità proprio perché la Sampdoria ce l’ha sempre nel cuore, e Andreazzoli, che sembrava avvantaggiato a un certo punto e ha nicchiato sullo sbilanciarsi. Un’esitazione che sembrava foriera di news legate a una possibile attesa di ufficialità.
Ma, come ha detto a genova24 una fonte molto vicina a Roberto Mancini, che però non poteva confermare l’evoluzione del ruolo dell’ex commissario tecnico, erano nomi che non avrebbero potuto rappresentare quella svolta necessaria rispetto all’attuale allenatore.
Qualche ora dopo la notizia che Mancini non sarebbe stato allenatore, lo stesso Mancio su Instagram ha fatto una storia che si prestava a diverse interpretazioni. Ora sappiamo che presagiva un diverso coinvolgimento, ma non un voltare le spalle alla Sampdoria.
E che la mossa di Manfredi sia stata quella giusta all’annuncio ufficiale lo dimostrano le reazioni social dei tifosi sui social: “La Sampdoria ai sampdoriani, finalmente” con un occhio a lassù, a Gianluca Vialli che aveva sognato in vita tutto questo. Il racconto del calcio è fatto di storie epiche, chissà che anche questa non si aggiunga all’elenco dei colpi di scena in positivo. La sceneggiatura di questa Samp sino a ora sembrava precipitare verso la tragedia. Ora una nuova speranza ha riacceso la fiamma.