Genova. E’ stato il candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi a dare il via alle danze, facendo strisciare, in un comunicato stampa apparentemente “di servizio” il messaggio diretto agli avversari. Impegnato oggi in un incontro con la comunità del Bangladesh, comunità che è fortemente rappresentata tra i lavoratori dei cantieri navali a Sestri Ponente, ha approfittato per lanciare una frecciata al centrosinistra.
“Il cantiere di Sestri Ponente sta crescendo e le proiezioni sui futuri fabbisogni occupazionali ci impongono una riflessione profonda con azioni finalizzate all’integrazione vera, certamente la soluzione non è quella di un candidato al municipio Medio Ponente che vorrebbe chiudere il primo cantiere navale del Mediterraneo”, ha dichiarato Piciocchi, riferendosi alla candidatura a presidente di municipio di Fabio Ceraudo, Movimento 5 Stelle.
“Mi fanno sorridere questi attacchi – risponde Ceraudo – soprattutto perché il finanziamento a quest’opera viene dal nostro governo e dal nostro allora ministro Roberto Traversi, io non ho criticato la necessità del ribaltamento ma ho criticato la gestione del cantiere, che non ha minimamente tutelato gli abitanti, con danni oggettivi difficilmente dimostrabili oggi oltre ai disagi dovuti a vibrazioni e rumori continui, e in questo l’amministrazione è stata silente”.
Gli attacchi del centrodestra a Ceraudo si riferiscono anche a una recente intervista in cui il M5s ha parlato del progetto del ribaltamento come fonte di problemi e di lavoro povero. “Sono io stesso un operaio, sono un sindacalista, al lavoro ci tengo, sono sceso in piazza per qualsiasi azienda, e so quali sono le condizioni di lavoro di alcune maestranze, nel 2011 sono sceso in piazza anche a difesa del cantiere navale, loro non li ho visti in piazza a fianco dei lavoratori, se poi vogliono continuare a mettersi i paraocchi…”
Anche la candidata del campo largo Silvia Salis ha dichiarato di essere favorevole all’intervento in nome dello sviluppo del settore ma ha sottolineato come la popolazione stia vivendo forti difficoltà: “Penso che il ribaltamento sia una grande opportunità, per dirlo con chiarezza, ma è un elemento di forte trasformazione urbana, deve essere governato, se non è governato è un problema”.
A fronte di queste posizioni, il centrodestra fa quadrato attorno a Piciocchi. Lorenzo Pellerano, consigliere comunale delegato al tema “ribaltamento a mare” e candidato per Orgoglio Genova – Noi Moderati.
“Nella prima intervista da candidato presidente Ceraudo si riferisce al potenziamento del cantiere di Sestri Ponente quale fonte di problemi e lavoro povero – dice Pellerano – una retorica sbagliata, che non condividiamo. Gli investimenti che si stanno finalmente realizzando in questi anni rappresentano una grandissima opportunità per tutta la città”.
“Da un candidato di sinistra sorprende sentir parlare del lavoro metalmeccanico come lavoro povero – aggiunge Pellerano – anche in occasione di manifestazioni pubbliche, i sindacati di categoria hanno più volte sottolineato che il lavoro nei cantieri navali anche a Sestri è lavoro di qualità. La coalizione di sinistra si ricorda quando lo stabilimento di Sestri rischiava la chiusura? Quello sarebbe stato il dramma economico per Sestri e per tutta la città. Fare polemica sul ribaltamento a mare a fini elettorali non fa il bene della città. Le grandi opere strategiche hanno bisogno di consenso politico, non di distinguo”.
Prosegue Pellerano: “Da decenni i lavoratori di Sestri attendevano gli investimenti che negli ultimi anni si stanno realizzando, per rendere il cantiere un fiore all’occhiello con nuovi piazzali e un bacino di 400 metri. A regime nel nuovo cantiere lavoreranno migliaia di lavoratori in più rispetto agli attuali. La coalizione di Pietro Piciocchi ed Ilaria Cavo rivendica anche questo risultato.
Certamente si tratta di un processo complesso da gestire, per fare in modo che la crescita del cantiere porti anche risultati di rigenerazione per il quartiere. Le condizioni perché sia così ci sono. Basti pensare che con il “ribaltamento” sarà possibile allargare via Puccini e verrà realizzata una nuova stazione ferroviaria a servizio della zona Ponente del quartiere. L’obiettivo è fare in modo che aree oggi occupate dal cantiere vengano messe a disposizione della città, con nuove funzioni pubbliche.
C’è tanto da fare, ma se c’è qualcosa da non fare è la strumentalizzazione a fini elettorali di un’opera fondamentale per le prospettive di lavoro nella nostra città”.
Contro Ceraudo e il centrosinistra anche la Lega. L’assessora comunale Francesca Corso: “Disunità – sentenzia – il candidato presidente dell’accozzaglia, pardon, della coalizione di centrosinistra del municipio Medio Ponente ha, tra le altre cose, definito ‘servitù’ il ribaltamento a mare di Fincantieri, che però è un’opera fondamentale per lo sviluppo di tutta la nostra Città. Non sorprende che l’esponente del M5S si dichiari contrario all’opera perché fa parte dei ‘Signori del No’ che si candidano a governare Genova. Ciò che lascia ancora una volta a bocca aperta è la confusione e soprattutto le evidenti contraddizioni presenti a sinistra”.
“Il loro programma elettorale formalmente riconosce l’importanza del ribaltamento a mare come opera strategica, ma ancora una volta proprio un rilevante pezzo della ‘coalizione’, più da vicino interessato alla questione, si dichiara contrario in barba alle indicazioni dei partiti alleati. Di nuovo, mi chiedo come si possa pensare di consegnare le chiavi di una grande Città a persone che mostrano una facciata di unità (in realtà soltanto sulle poltrone) ma poi sui temi concreti, come per esempio il ribaltamento a mare a Sestri Ponente o il nuovo Galliera a Carignano, non sono in grado di mettersi d’accordo e dimostrano di essere profondamente disuniti”, aggiunge.
“Il risultato negativo è un immobilismo annunciato e con loro Genova rischia davvero di tornare ai tempi della ‘decrescita felice’ della giunta Doria e dei disastri della giunta Vincenzi. I genovesi non meritano di tornare indietro, ma persone serie e competenti che continuino a perseguire lo sviluppo della nostra Città in piena sinergia e unità con Regione Liguria e Governo nazionale”, conclude Corso.
A difesa di Ceraudo, Sara Tassara, consigliera municipale del Medio Ponente di Linea Condivisa e candidata in consiglio comunale per la lista Civica di Salis: “Trovo le parole del sindaco facente funzione a dir poco offensive – afferma – ingraziarsi la comunità del Bangladesh serve a poco, se non vi è alcun ritorno reale in termini di tutele e assistenza, parla di integrazione, si fregia di un inutile sportello creato in Fincantieri, aperto solo due giorni a settimana, ma poi la sua maggioranza in Municipio ci boccia la proposta di inserire mediatori culturali nelle scuole. E accusa il futuro presidente del nostro Municipio Fabio Ceraudo di falsità. Nessuno di noi, e mi ci metto in prima fila perché sono stata la prima a battermi per la tutela dei cittadini danneggiati e dei lavoratori delle ditte in appalto a Fincantieri, si è mai sognato di chiedere lo stop dei lavori relativi al ribaltamento a mare di Fincantieri”.